Nel panorama collezionistico romagnolo d'età moderna, il caso imolese riveste un ruolo del tutto particolare, vista la sua vicinanza ai centri emiliani, Bologna in particolare. Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, molti dei nuclei privati cambiarono lentamente fisionomia, conseguentemente agli sviluppi culturali e politici del tempo. Molti collezionisti si dedicarono alla formazione di raccolte specialistiche, cambiarono le volontà e le modalità d'acquisto dei pezzi e sempre più spesso si ricorreva ai servigi di alcuni pittori copisti specializzati per ampliare i numeri dei pezzi. Si andarono costituendo "enciclopedie" visive e accademie domestiche, tra le quali la galleria di Giambattista Costa Marconi rivestiva un ruolo primario.
Pasquale Stenta (2018). Collezionismo imolese tra Sette e Ottocento. Il caso di Giambattista Costa Marconi (1783-1833). Bologna : Bononia University Press srl.
Collezionismo imolese tra Sette e Ottocento. Il caso di Giambattista Costa Marconi (1783-1833)
STENTA, PASQUALE
2018
Abstract
Nel panorama collezionistico romagnolo d'età moderna, il caso imolese riveste un ruolo del tutto particolare, vista la sua vicinanza ai centri emiliani, Bologna in particolare. Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, molti dei nuclei privati cambiarono lentamente fisionomia, conseguentemente agli sviluppi culturali e politici del tempo. Molti collezionisti si dedicarono alla formazione di raccolte specialistiche, cambiarono le volontà e le modalità d'acquisto dei pezzi e sempre più spesso si ricorreva ai servigi di alcuni pittori copisti specializzati per ampliare i numeri dei pezzi. Si andarono costituendo "enciclopedie" visive e accademie domestiche, tra le quali la galleria di Giambattista Costa Marconi rivestiva un ruolo primario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.