Scopo della ricerca: L’elevata morbidezza delle protesi mammarie in silicone espone alla comparsa di wrinkling e rippling. Le protesi anatomiche non presentano questo difetto, ma la consistenza eccessiva generalmente non è gradita. Le protesi in gel coesivo “soft touch” dovrebbero ridurre wrinkling e percepibilità del margine con una minima riduzione della morbidezza. Questo studio intende verificare l’effettiva riduzione di tali effetti confrontandole con le protesi siliconiche tradizionali. Metodologia: è stato condotto uno studio prospettico su 40 pazienti consecutive sottoposte a mastoplastica additiva nel periodo Ottobre 2004 – Gennaio 2005 (impiantate 76 protesi INAMED Style 110 - ST) in sede sottomuscolo-sottoghiandolare. Il gruppo di controllo retrospettivo è costituito dalle 40 pazienti consecutive trattate nei mesi Aprile-Settembre 2004 (impiantate 75 protesi INAMED Style 110). Tutte le pazienti sottoposte a mastoplastica additiva nel periodo di sperimentazione sono state incluse nello studio e nel gruppo di controllo tutte quelle operate nel periodo indicato sino al pari numero. Età media, volume medio delle protesi e spessore della copertura protesica erano sostanzialmente sovrapponibili nei due gruppi. A 6 mesi sono stati valutati la presenza di wrinkling, la percepibilità del margine protesico e la presenza di contrattura capsulare. Le pazienti hanno inoltre espresso un giudizio anonimo sulla morbidezza del seno ed indicato il grado complessivo di soddisfazione mediante scale analogiche lineari. Risultati: L’incidenza di wrinkling è risultata nettamente inferiore utilizzando protesi ST (10% vs 56%). Le protesi non coesive hanno presentato una percepibilità del margine maggiore (23%) rispetto alle ST (15%). Il grado di contrattura capsulare è risultato sostanzialmente sovrapponibile nei due rami (Backer II: 25% vs 27,5%, nessun Backer III o IV). Le pazienti hanno avvertito una morbidezza lievemente minore nelle protesi ST, ma il grado di soddisfazione è stato favorevole a queste ultime (buona o ottima nel 90% dei casi vs 62,5%, 0 vs 1,3% di risultati insoddisfacenti). Conclusioni: Le protesi in gel siliconico coesivo ST hanno dimostrato, sia pur dopo un breve follow-up, un risultato migliore rispetto alle protesi in gel di silicone tradizionale. Le pazienti hanno percepito una rigidità lievemente superiore delle protesi ST, ma questo non ha inciso sul loro grado di soddisfazione.
P. Panettiere, L. Marchetti, D. Accorsi (2005). LE PROTESI MAMMARIE IN SILICONE COESIVO “SOFT TOUCH”: STUDIO PROSPETTICO COMPARATIVO RISPETTO ALLE PROTESI IN SILICONE TRADIZIONALI. GENOVA : s.n.
LE PROTESI MAMMARIE IN SILICONE COESIVO “SOFT TOUCH”: STUDIO PROSPETTICO COMPARATIVO RISPETTO ALLE PROTESI IN SILICONE TRADIZIONALI
PANETTIERE, PIETRO;
2005
Abstract
Scopo della ricerca: L’elevata morbidezza delle protesi mammarie in silicone espone alla comparsa di wrinkling e rippling. Le protesi anatomiche non presentano questo difetto, ma la consistenza eccessiva generalmente non è gradita. Le protesi in gel coesivo “soft touch” dovrebbero ridurre wrinkling e percepibilità del margine con una minima riduzione della morbidezza. Questo studio intende verificare l’effettiva riduzione di tali effetti confrontandole con le protesi siliconiche tradizionali. Metodologia: è stato condotto uno studio prospettico su 40 pazienti consecutive sottoposte a mastoplastica additiva nel periodo Ottobre 2004 – Gennaio 2005 (impiantate 76 protesi INAMED Style 110 - ST) in sede sottomuscolo-sottoghiandolare. Il gruppo di controllo retrospettivo è costituito dalle 40 pazienti consecutive trattate nei mesi Aprile-Settembre 2004 (impiantate 75 protesi INAMED Style 110). Tutte le pazienti sottoposte a mastoplastica additiva nel periodo di sperimentazione sono state incluse nello studio e nel gruppo di controllo tutte quelle operate nel periodo indicato sino al pari numero. Età media, volume medio delle protesi e spessore della copertura protesica erano sostanzialmente sovrapponibili nei due gruppi. A 6 mesi sono stati valutati la presenza di wrinkling, la percepibilità del margine protesico e la presenza di contrattura capsulare. Le pazienti hanno inoltre espresso un giudizio anonimo sulla morbidezza del seno ed indicato il grado complessivo di soddisfazione mediante scale analogiche lineari. Risultati: L’incidenza di wrinkling è risultata nettamente inferiore utilizzando protesi ST (10% vs 56%). Le protesi non coesive hanno presentato una percepibilità del margine maggiore (23%) rispetto alle ST (15%). Il grado di contrattura capsulare è risultato sostanzialmente sovrapponibile nei due rami (Backer II: 25% vs 27,5%, nessun Backer III o IV). Le pazienti hanno avvertito una morbidezza lievemente minore nelle protesi ST, ma il grado di soddisfazione è stato favorevole a queste ultime (buona o ottima nel 90% dei casi vs 62,5%, 0 vs 1,3% di risultati insoddisfacenti). Conclusioni: Le protesi in gel siliconico coesivo ST hanno dimostrato, sia pur dopo un breve follow-up, un risultato migliore rispetto alle protesi in gel di silicone tradizionale. Le pazienti hanno percepito una rigidità lievemente superiore delle protesi ST, ma questo non ha inciso sul loro grado di soddisfazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.