Nel capitolo 1 viene offerto il quadro empirico e tipologico dei praticanti lo sport e l’attività fisica in Italia, basato su elaborazioni di secondo livello dei dati Istat (indagini dedicate a sport e tempo libero svolte nel 2000, 2006 e 2015). Sulla base delle scelte fatte nel campo delle pratiche motorie, la popolazione italiana di 3 o più anni può essere distinta in tre gruppi: i) i praticanti uno o più sport (continui o occasionali); ii) chi fa una o più attività fisiche; iii) i sedentari. Dopo avere evidenziato la consistenza -ciascun gruppo raccoglie molti milioni di italiani- e aver pure delineato il profilo socio-demografico di ciascun gruppo nonché i cambiamenti verificatesi nell’ultimo ventennio, Stefano Martelli avanza una propria tipologia, stavolta ottenuta con elaborazioni di secondo livello. Già la batteria di 9 motivazioni a fare sport o attività fisica che l’Istat ha ripetuto nelle tre survey della serie ‘multiscopo’ sulla famiglia e ‘dedicate’ al tempo libero aveva accertato che la più frequente motivazione a fare sport (dati 2015) è mantenersi in forma (62,9%); segue la passione (59,1%); lo svago (49,8%); meno frequenti risultano le altre motivazioni di carattere psico-sociale. Basandosi sui risultati ottenuti dallo SportComLab dell’AlmaMater tramite una factor analysis ripetuta su tutt’e tre le suddette analisi dedicate a sport e tempo libero, Martelli avanza un’interpretazione socio-culturale delle scelte di chi pratica fitness, si dedica alla wellness o fa pratiche motorie con finalità relazionali. I tre gruppi estratti dalla factor analysis vengono identificati rispettivamente come Eudemonisti, Salutisti e Relazionisti, i restanti sono stati raccolti nel quarto gruppo di tipo residuale chiamato Sportivi a motivazione mista. Ognuno di essi rappresenta tendenze socio-culturali ampie che caratterizzano la società contemporanea. Più precisamente Martelli avanza la seguente interpretazione della tipologia proposta. Osservando i fattori estratti e le motivazioni che identificano ogni gruppo, si scorge nei Relazionisti gli interpreti del ‘dopo’-moderno, ovvero della ripresa di forme comunitarie a partire dalle pratiche motorie, mentre Salutisti ed Eudemonisti rappresenterebbero due correnti socio-culturali della ‘post’-modernità, quella ecologista e quella narcisista. Infine gli Sportivi ‘a motivazione mista’ sarebbero il risultato residuale nel campo delle pratiche motorie di una modernità in via di de-costruzione sotto la spinta della frammentazione sociale in atto. In breve Relazionisti, Eudemonisti e Salutisti risultano i portatori di altrettanti esiti della società emergente: i) Praticanti ‘dopo-moderni’ sono i Relazionisti, in quanto vedono nello sport e nell’attività fisica altrettante occasioni per ricostruire una comunità o per stabilire un rapporto positivo con la natura e con gli altri, così reagendo alla frammentazione sociale in atto; ii) Praticanti ‘post-moderni’ sono gli Eudemonisti e i Salutisti, quali portatori di due derive socio-culturali della cultura attuale: la chiusura soggettivista-narcisista e la sacralizzazione della natura. iii) Infine il quarto e ultimo gruppo, gli Sportivi ‘a motivazione mista’, appare il risultato residuale di una modernità in via di de-costruzione sotto la spinta della frammentazione sociale in atto: questi praticanti vivono lo sport e l’attività fisica, così come altre esperienze sociali, in maniera individualistica. In breve quest’ultimo gruppo, formato da persone che combinano motivazioni appartenenti a tipi diversi, raccoglie la pluralità degli esiti individualizzanti che derivano dalla frammentazione sociale in atto nella modernità ‘avanzata’ in dissolvimento.

Pratiche motorie ed esposizione ai media. Una tipologia socioculturale per conoscere l'uso dei media da parte dei praticanti sport e attività fisica in Italia / Stefano Martelli. - STAMPA. - 1569.16:(2019), pp. 15-39.

Pratiche motorie ed esposizione ai media. Una tipologia socioculturale per conoscere l'uso dei media da parte dei praticanti sport e attività fisica in Italia

Stefano Martelli
2019

Abstract

Nel capitolo 1 viene offerto il quadro empirico e tipologico dei praticanti lo sport e l’attività fisica in Italia, basato su elaborazioni di secondo livello dei dati Istat (indagini dedicate a sport e tempo libero svolte nel 2000, 2006 e 2015). Sulla base delle scelte fatte nel campo delle pratiche motorie, la popolazione italiana di 3 o più anni può essere distinta in tre gruppi: i) i praticanti uno o più sport (continui o occasionali); ii) chi fa una o più attività fisiche; iii) i sedentari. Dopo avere evidenziato la consistenza -ciascun gruppo raccoglie molti milioni di italiani- e aver pure delineato il profilo socio-demografico di ciascun gruppo nonché i cambiamenti verificatesi nell’ultimo ventennio, Stefano Martelli avanza una propria tipologia, stavolta ottenuta con elaborazioni di secondo livello. Già la batteria di 9 motivazioni a fare sport o attività fisica che l’Istat ha ripetuto nelle tre survey della serie ‘multiscopo’ sulla famiglia e ‘dedicate’ al tempo libero aveva accertato che la più frequente motivazione a fare sport (dati 2015) è mantenersi in forma (62,9%); segue la passione (59,1%); lo svago (49,8%); meno frequenti risultano le altre motivazioni di carattere psico-sociale. Basandosi sui risultati ottenuti dallo SportComLab dell’AlmaMater tramite una factor analysis ripetuta su tutt’e tre le suddette analisi dedicate a sport e tempo libero, Martelli avanza un’interpretazione socio-culturale delle scelte di chi pratica fitness, si dedica alla wellness o fa pratiche motorie con finalità relazionali. I tre gruppi estratti dalla factor analysis vengono identificati rispettivamente come Eudemonisti, Salutisti e Relazionisti, i restanti sono stati raccolti nel quarto gruppo di tipo residuale chiamato Sportivi a motivazione mista. Ognuno di essi rappresenta tendenze socio-culturali ampie che caratterizzano la società contemporanea. Più precisamente Martelli avanza la seguente interpretazione della tipologia proposta. Osservando i fattori estratti e le motivazioni che identificano ogni gruppo, si scorge nei Relazionisti gli interpreti del ‘dopo’-moderno, ovvero della ripresa di forme comunitarie a partire dalle pratiche motorie, mentre Salutisti ed Eudemonisti rappresenterebbero due correnti socio-culturali della ‘post’-modernità, quella ecologista e quella narcisista. Infine gli Sportivi ‘a motivazione mista’ sarebbero il risultato residuale nel campo delle pratiche motorie di una modernità in via di de-costruzione sotto la spinta della frammentazione sociale in atto. In breve Relazionisti, Eudemonisti e Salutisti risultano i portatori di altrettanti esiti della società emergente: i) Praticanti ‘dopo-moderni’ sono i Relazionisti, in quanto vedono nello sport e nell’attività fisica altrettante occasioni per ricostruire una comunità o per stabilire un rapporto positivo con la natura e con gli altri, così reagendo alla frammentazione sociale in atto; ii) Praticanti ‘post-moderni’ sono gli Eudemonisti e i Salutisti, quali portatori di due derive socio-culturali della cultura attuale: la chiusura soggettivista-narcisista e la sacralizzazione della natura. iii) Infine il quarto e ultimo gruppo, gli Sportivi ‘a motivazione mista’, appare il risultato residuale di una modernità in via di de-costruzione sotto la spinta della frammentazione sociale in atto: questi praticanti vivono lo sport e l’attività fisica, così come altre esperienze sociali, in maniera individualistica. In breve quest’ultimo gruppo, formato da persone che combinano motivazioni appartenenti a tipi diversi, raccoglie la pluralità degli esiti individualizzanti che derivano dalla frammentazione sociale in atto nella modernità ‘avanzata’ in dissolvimento.
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Pratiche motorie ed esposizione ai media. Una tipologia socioculturale per conoscere l'uso dei media da parte dei praticanti sport e attività fisica in Italia / Stefano Martelli. - STAMPA. - 1569.16:(2019), pp. 15-39.
Stefano Martelli
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