La letteratura accademica e la pratica professionale, riconoscono nella disponibilità di un efficace sistema di controllo interno (SCI) requisiti di buon governo societario. Tali principi sono ora affermati anche dai codici di autodisciplina della corporate governance e sono entrati a far parte del diritto societario, in Italia e a livello internazionale. Il portato innovativo delle nuove regole societarie in materia di controlli interni è che il modello di business dell’impresa non può essere valutato soltanto sotto il profilo della strategia competitiva. L’insegnamento più importante dei recenti scandali societari è che la valenza del modello di business richiede un giudizio complessivo in cui aspetti di competitività, redditività e business ethics sono intrinsecamente legati. E’ l’equilibrio tra queste tre dimensioni a dare lungimiranza e sostenibilità al disegno di sviluppo delle imprese. Un efficace sistema di controllo interno aiuta le imprese a realizzare tale equilibrio. Il SCI può essere definito con un dispositivo di corporate governance che supporta l’alta direzione nel tracciare la rotta verso la creazione di valore e perseguirla con ragionevole sicurezza, sul fondamento che sono importanti le strategie e i “sistemi di guida”, ma anche i vincoli di condotta per i manager e tutto il personale. Il SCI introduce nell’impresa filosofie e strumenti di gestione dei rischi che non riguardano soltanto il piano della strategia e la sua validità intrinseca rispetto al contesto competitivo. Il SCI mette a fuoco i comportamenti degli individui e dei gruppi nelle organizzazioni, fa assunzioni sulla razionalità limitata e sul potenziale di opportunismo, allo scopo di predisporre le salvaguardie di controllo necessarie per prevenire, scoprire e correggere errori e comportamenti fraudolenti. Il sistema di controllo interno è il necessario “sistema frenante” per governare la complessità del business, mantenendo il livello di rischio entro il limite di accettabilità atteso dal soggetto economico. La competizione internazionale e la necessità per le imprese di riconfigurare la propria catena del valore in una geografia planetaria, impongono all’alta direzione scelte difficili di uomini e sistemi manageriali, adatti a condurre il business. Non è sufficiente dotare manager con esperienza e grande professionalità, delle risorse e del potere necessari. D’altra parte, la responsabilizzazione sui risultati ed il riconoscimento della possibilità di lauti guadagni personali attraverso ricchi piani di stock options, non sempre producono gli effetti sperati. I manager che interpretano con responsabilità il proprio mestiere sanno che i “limiti” sono altrettanto importanti della delega e della discrezionalità decisionale. Come nella vita degli individui, anche nella vita delle organizzazioni, la libertà assume un valore entro il confine delineato dalle regole della convivenza sociale. Attraverso il SCI l’alta direzione definisce i valori etici, le politiche, le strutture di controllo interno che nel loro insieme forniscono ai manager la guida necessaria per districarsi nell’incertezza su ciò che è corretto e ciò non è accettabile. Il SCI non è quindi un sistema di controllo sui manager, ma è un sistema direzionale del quale i manager si avvalgono per sincerarsi e dare assicurazione, che l’insieme delle “regole” disegnate dall’alta direzione non solo è formalmente compreso, ma è diventato parte integrante delle modalità di svolgimento dei processi del business posti sotto la propria responsabilità. L’espressione concreta del SCI come sistema direzionale, consiste nella traduzione - da parte dei manager, con l’aiuto degli specialisti di controllo interno - dei valori di fondo e delle politiche aziendali in congruenti scelte organizzative. Tali scelte attengono il piano tecnico della gestione e possono quindi variare a seconda delle divisioni, delle aree funzionali, tenuto anche conto delle specifiche caratteristiche delle diverse loc...

Paletta A. (2008). Il controllo interno nella corporate governance. BOLOGNA : Il Mulino.

Il controllo interno nella corporate governance

PALETTA, ANGELO
2008

Abstract

La letteratura accademica e la pratica professionale, riconoscono nella disponibilità di un efficace sistema di controllo interno (SCI) requisiti di buon governo societario. Tali principi sono ora affermati anche dai codici di autodisciplina della corporate governance e sono entrati a far parte del diritto societario, in Italia e a livello internazionale. Il portato innovativo delle nuove regole societarie in materia di controlli interni è che il modello di business dell’impresa non può essere valutato soltanto sotto il profilo della strategia competitiva. L’insegnamento più importante dei recenti scandali societari è che la valenza del modello di business richiede un giudizio complessivo in cui aspetti di competitività, redditività e business ethics sono intrinsecamente legati. E’ l’equilibrio tra queste tre dimensioni a dare lungimiranza e sostenibilità al disegno di sviluppo delle imprese. Un efficace sistema di controllo interno aiuta le imprese a realizzare tale equilibrio. Il SCI può essere definito con un dispositivo di corporate governance che supporta l’alta direzione nel tracciare la rotta verso la creazione di valore e perseguirla con ragionevole sicurezza, sul fondamento che sono importanti le strategie e i “sistemi di guida”, ma anche i vincoli di condotta per i manager e tutto il personale. Il SCI introduce nell’impresa filosofie e strumenti di gestione dei rischi che non riguardano soltanto il piano della strategia e la sua validità intrinseca rispetto al contesto competitivo. Il SCI mette a fuoco i comportamenti degli individui e dei gruppi nelle organizzazioni, fa assunzioni sulla razionalità limitata e sul potenziale di opportunismo, allo scopo di predisporre le salvaguardie di controllo necessarie per prevenire, scoprire e correggere errori e comportamenti fraudolenti. Il sistema di controllo interno è il necessario “sistema frenante” per governare la complessità del business, mantenendo il livello di rischio entro il limite di accettabilità atteso dal soggetto economico. La competizione internazionale e la necessità per le imprese di riconfigurare la propria catena del valore in una geografia planetaria, impongono all’alta direzione scelte difficili di uomini e sistemi manageriali, adatti a condurre il business. Non è sufficiente dotare manager con esperienza e grande professionalità, delle risorse e del potere necessari. D’altra parte, la responsabilizzazione sui risultati ed il riconoscimento della possibilità di lauti guadagni personali attraverso ricchi piani di stock options, non sempre producono gli effetti sperati. I manager che interpretano con responsabilità il proprio mestiere sanno che i “limiti” sono altrettanto importanti della delega e della discrezionalità decisionale. Come nella vita degli individui, anche nella vita delle organizzazioni, la libertà assume un valore entro il confine delineato dalle regole della convivenza sociale. Attraverso il SCI l’alta direzione definisce i valori etici, le politiche, le strutture di controllo interno che nel loro insieme forniscono ai manager la guida necessaria per districarsi nell’incertezza su ciò che è corretto e ciò non è accettabile. Il SCI non è quindi un sistema di controllo sui manager, ma è un sistema direzionale del quale i manager si avvalgono per sincerarsi e dare assicurazione, che l’insieme delle “regole” disegnate dall’alta direzione non solo è formalmente compreso, ma è diventato parte integrante delle modalità di svolgimento dei processi del business posti sotto la propria responsabilità. L’espressione concreta del SCI come sistema direzionale, consiste nella traduzione - da parte dei manager, con l’aiuto degli specialisti di controllo interno - dei valori di fondo e delle politiche aziendali in congruenti scelte organizzative. Tali scelte attengono il piano tecnico della gestione e possono quindi variare a seconda delle divisioni, delle aree funzionali, tenuto anche conto delle specifiche caratteristiche delle diverse loc...
2008
247
9788815127075
Paletta A. (2008). Il controllo interno nella corporate governance. BOLOGNA : Il Mulino.
Paletta A.
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