Nel 1597 il medico e anatomista bolognese Gaspare Tagliacozzi pubblica una monografia in due volumi sulla chirurgia ricostruttiva delle mutilazioni facciali, in particolare dei nasi. La tecnica descritta nel libro consiste nell’innestare un lembo di pelle preso dalla parte superiore del braccio sul naso del paziente, una procedura lunga, faticosa e dolorosa, conosciuta già dal XV secolo. Prendendo le mosse dall’esperienza di Tagliacozzi, il volume esplora la storia sociale e culturale della chirurgia di età moderna attraverso il filtro della ricostruzione del volto, dimostrando l’importanza di una pratica e di una serie di operatori troppo spesso considerati marginali nel processo della rivoluzione scientifica moderna. Collocando la tecnica di Tagliacozzi in una prospettiva geografica e cronologica ampia – dall’Italia meridionale del XV secolo fino all’Inghilterra del XVII – il testo mostra che la storia di ciò che i contemporanei chiamano chirurgia plastica ha le sue radici nei rituali dell’onore maschile e nelle trasformazioni concettuali del naturale e dell’artificiale. Una storia che si estende fino alla seconda metà del Novecento, quando la chirurgia plastica diventa una pratica elettiva e il suo legame con la sfera militare viene spezzato.
Savoia P (2017). Cosmesi e chirurgia. milano : bibliografica.
Cosmesi e chirurgia
Savoia P
2017
Abstract
Nel 1597 il medico e anatomista bolognese Gaspare Tagliacozzi pubblica una monografia in due volumi sulla chirurgia ricostruttiva delle mutilazioni facciali, in particolare dei nasi. La tecnica descritta nel libro consiste nell’innestare un lembo di pelle preso dalla parte superiore del braccio sul naso del paziente, una procedura lunga, faticosa e dolorosa, conosciuta già dal XV secolo. Prendendo le mosse dall’esperienza di Tagliacozzi, il volume esplora la storia sociale e culturale della chirurgia di età moderna attraverso il filtro della ricostruzione del volto, dimostrando l’importanza di una pratica e di una serie di operatori troppo spesso considerati marginali nel processo della rivoluzione scientifica moderna. Collocando la tecnica di Tagliacozzi in una prospettiva geografica e cronologica ampia – dall’Italia meridionale del XV secolo fino all’Inghilterra del XVII – il testo mostra che la storia di ciò che i contemporanei chiamano chirurgia plastica ha le sue radici nei rituali dell’onore maschile e nelle trasformazioni concettuali del naturale e dell’artificiale. Una storia che si estende fino alla seconda metà del Novecento, quando la chirurgia plastica diventa una pratica elettiva e il suo legame con la sfera militare viene spezzato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.