L’idea di scrivere questo libro è nata dalla constatazione che in Italia non esiste un testo recente sulla biodiversità zootecnica. Sono passati 25 anni dalla pubblicazione degli Atlanti prodotti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sulle popolazioni bovine, ovine e caprine, e più di una decina dalla pubblicazione di quello sulle popolazioni equine e asinine. Al pari di una numerosissima produzione scientifica, tali pubblicazioni erano indirizzate ad un pubblico di addetti ai lavori ed hanno avuto una diffusione molto limitata, circoscritta alle Università e agli Enti di ricerca. Il volume rappresenta un efficace strumento di approfondimento per tutti coloro che operano nel settore zootecnico e può anche costituire un utile compendio per gli studenti delle Facoltà di Veterinaria, di Agraria e degli Istituti Tecnici Agrari, che affrontano studi di carattere zootecnico. Grazie all’immediatezza e alla facilità di consultazione, si rivolge anche a tutti coloro, che per motivi di studio o per semplice passione o interesse, sono attratti e incuriositi dal tema della biodiversità animale. La suddivisione del testo in schede, consente di accedere in modo semplice e agile alle informazioni. Le schede delle razze, inserite in ordine alfabetico, sono raggruppate per specie. Sono trattate tutte le razze autoctone, bovine, equine, asinine, ovine, caprine e suine allevate in Italia. Oltre alle razze autoctone sono state inserite anche poche razze a diffusione internazionale; alcune hanno un’importanza particolare perché utilizzate per il miglioramento genetico delle razze autoctone (è il caso degli equini), altre, per la loro grande diffusione nel nostro Paese, hanno determinato la parziale o totale sostituzione di molte razze autoctone e sono state anche utilizzate in passato per la produzione di meticci che hanno assunto una certa importanza nel panorama zootecnico nazionale (ciò riguarda prevalentemente le specie bovina e suina). In ogni scheda si trovano notizie sull’origine della razza e sulla sua diffusione e consistenza. Sono poi descritte le caratteristiche morfologiche, produttive e riproduttive. Vengono date anche informazioni sul sistema di allevamento utilizzato, e per ogni razza è riportato un giudizio sulle sue prospettive future. In ogni scheda è inserita una cartina geografica che indica la zona di attuale diffusione della razza. Fondamentale per un’opera di questo tipo è la parte fotografica e ogni scheda è corredata di una o più foto che consentono di interpretare meglio quanto riportato nella descrizione morfologica. Non mancano appositi box con indicazioni sulle produzioni tipiche legate alle diverse razze. Anche se a tale riguardo esistono numerosissime pubblicazioni, questo aspetto è stato inserito perché è parte integrante di un importante (ma spesso dimenticato) trinomio che comprende “area di allevamento, razza autoctona e produzione locale” e che, almeno in Italia, costituisce un vero e proprio sistema culturale da difendere con tenacia. Come detto precedentemente, non è infatti solo la valorizzazione produttiva ed economica delle le razze a rischio di estinzione che può invertirne la tendenza alla diminuzione numerica o all’estinzione, anche se, come si potrà constatare leggendo il libro, per molte di esse questo approccio ha comunque determinato effetti positivi. Infine, per ogni razza è stato inserito un box che riporta gli indirizzi e i numeri di telefono di associazioni, organizzazioni o singole persone che si occupano della razza e possono fungere da referenti per chi volesse ottenere maggiori informazioni.
D. Bigi, A. Zanon (2008). Atlante delle razze autoctone italiane: Bovini, Equini, Ovicaprini, Suini allevati in Italia. MILANO : Edagricole - Edizioni Agricole de il Sole 24 Ore.
Atlante delle razze autoctone italiane: Bovini, Equini, Ovicaprini, Suini allevati in Italia
BIGI, DANIELE;
2008
Abstract
L’idea di scrivere questo libro è nata dalla constatazione che in Italia non esiste un testo recente sulla biodiversità zootecnica. Sono passati 25 anni dalla pubblicazione degli Atlanti prodotti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sulle popolazioni bovine, ovine e caprine, e più di una decina dalla pubblicazione di quello sulle popolazioni equine e asinine. Al pari di una numerosissima produzione scientifica, tali pubblicazioni erano indirizzate ad un pubblico di addetti ai lavori ed hanno avuto una diffusione molto limitata, circoscritta alle Università e agli Enti di ricerca. Il volume rappresenta un efficace strumento di approfondimento per tutti coloro che operano nel settore zootecnico e può anche costituire un utile compendio per gli studenti delle Facoltà di Veterinaria, di Agraria e degli Istituti Tecnici Agrari, che affrontano studi di carattere zootecnico. Grazie all’immediatezza e alla facilità di consultazione, si rivolge anche a tutti coloro, che per motivi di studio o per semplice passione o interesse, sono attratti e incuriositi dal tema della biodiversità animale. La suddivisione del testo in schede, consente di accedere in modo semplice e agile alle informazioni. Le schede delle razze, inserite in ordine alfabetico, sono raggruppate per specie. Sono trattate tutte le razze autoctone, bovine, equine, asinine, ovine, caprine e suine allevate in Italia. Oltre alle razze autoctone sono state inserite anche poche razze a diffusione internazionale; alcune hanno un’importanza particolare perché utilizzate per il miglioramento genetico delle razze autoctone (è il caso degli equini), altre, per la loro grande diffusione nel nostro Paese, hanno determinato la parziale o totale sostituzione di molte razze autoctone e sono state anche utilizzate in passato per la produzione di meticci che hanno assunto una certa importanza nel panorama zootecnico nazionale (ciò riguarda prevalentemente le specie bovina e suina). In ogni scheda si trovano notizie sull’origine della razza e sulla sua diffusione e consistenza. Sono poi descritte le caratteristiche morfologiche, produttive e riproduttive. Vengono date anche informazioni sul sistema di allevamento utilizzato, e per ogni razza è riportato un giudizio sulle sue prospettive future. In ogni scheda è inserita una cartina geografica che indica la zona di attuale diffusione della razza. Fondamentale per un’opera di questo tipo è la parte fotografica e ogni scheda è corredata di una o più foto che consentono di interpretare meglio quanto riportato nella descrizione morfologica. Non mancano appositi box con indicazioni sulle produzioni tipiche legate alle diverse razze. Anche se a tale riguardo esistono numerosissime pubblicazioni, questo aspetto è stato inserito perché è parte integrante di un importante (ma spesso dimenticato) trinomio che comprende “area di allevamento, razza autoctona e produzione locale” e che, almeno in Italia, costituisce un vero e proprio sistema culturale da difendere con tenacia. Come detto precedentemente, non è infatti solo la valorizzazione produttiva ed economica delle le razze a rischio di estinzione che può invertirne la tendenza alla diminuzione numerica o all’estinzione, anche se, come si potrà constatare leggendo il libro, per molte di esse questo approccio ha comunque determinato effetti positivi. Infine, per ogni razza è stato inserito un box che riporta gli indirizzi e i numeri di telefono di associazioni, organizzazioni o singole persone che si occupano della razza e possono fungere da referenti per chi volesse ottenere maggiori informazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.