Il Matapariksottara di Haracandra Tarkapancanana è un'opera sintomatica e altamente rappresentativa dell’atteggiamento assunto dai brahmani dotti e tradizionalisti nei confronti della sfida portata dal cristianesimo missionario: un atteggiamento che si riverbera in modo estremamente interessante ed esemplare sulla rappresentazione di sé del moderno induismo tradizionalista, sulla sua xenologia e sul suo discorso sulla religione. Questo testo, pubblicato in sanscrito con una prefazione in inglese nel 1840, non è mai stato tradotto in nessuna lingua europea. Solo alcuni brani sono stati tradotti in inglese nel 1981 da Richard Fox Young nel suo pionieristico e imprescindibile Resistant Hinduism. Il fatto che il testo sanscrito sia scritto in caratteri bengalesi non ne ha certo facilitato la frequentazione. Viene qui proposta una trascrizione completa del testo e, attraverso un approfondito commento tematico, la traduzione italiana di gran parte dell’opera. Un'introduzione inquadra l'opera nel contesto della controversistica religiosa dell'India coloniale
S. Marchignoli (2008). Materiali per lo studio della controversistica religiosa nell'India coloniale. 1. Haracandra Tarkapancanana, Matapariksottaram : replica all'esame delle dottrine religiose. BOLOGNA : Libreria Bonomo editore.
Materiali per lo studio della controversistica religiosa nell'India coloniale. 1. Haracandra Tarkapancanana, Matapariksottaram : replica all'esame delle dottrine religiose
MARCHIGNOLI, SAVERIO
2008
Abstract
Il Matapariksottara di Haracandra Tarkapancanana è un'opera sintomatica e altamente rappresentativa dell’atteggiamento assunto dai brahmani dotti e tradizionalisti nei confronti della sfida portata dal cristianesimo missionario: un atteggiamento che si riverbera in modo estremamente interessante ed esemplare sulla rappresentazione di sé del moderno induismo tradizionalista, sulla sua xenologia e sul suo discorso sulla religione. Questo testo, pubblicato in sanscrito con una prefazione in inglese nel 1840, non è mai stato tradotto in nessuna lingua europea. Solo alcuni brani sono stati tradotti in inglese nel 1981 da Richard Fox Young nel suo pionieristico e imprescindibile Resistant Hinduism. Il fatto che il testo sanscrito sia scritto in caratteri bengalesi non ne ha certo facilitato la frequentazione. Viene qui proposta una trascrizione completa del testo e, attraverso un approfondito commento tematico, la traduzione italiana di gran parte dell’opera. Un'introduzione inquadra l'opera nel contesto della controversistica religiosa dell'India colonialeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.