Analisi della formazione della biblioteca del monastero di Bobbio, con particolare riguardo per il periodo longobardo. La biblioteca di Bobbio fu centro fondamentale per la trasmissione del sapere nella cristianità occidentale dell'alto medioevo. Oltre ai manoscritti di cui conosciamo l'esistenza grazie a un catalogo redatto nel IX secolo, molte altre opere sono giunte sino ai nostri giorni come testi inferiori di manoscritti palinsesti. Fra questi, particolare rilevanza assumono i testi in lingua greca, i testi latini profani della classicità (specie Cicerone) e i palinsesti in lingua gotica. L'autore propone una diacronia della produzione di palinsesti, rifiutando la communis opinio che tutti i palinsesti siano stati prodotti a Bobbio. Un'analisi serrata dei palinsesti gotici dimostra, invece, una loro raschiatura anche al di fuori del monastero in area veneta e lombarda e, qualora a Bobbio, in un periodo piuttosto tardo. Il volume smonta poi l'idea che il monastero sia stato popolato, all'inizio della propria storia, da monaci irlandesi. L'analisi antroponimica sui nomi dei primi monaci dimostra una loro provenienza o dall'area linguistica longobarda o franco/burgunda. Completano il volume un capitolo sui rapporti culturali intrattenuti dal monastero con le fondazioni tedesche e una serie di tavole e, infine, la ricostruzione per titoli della biblioteca così come doveva presentarsi alla fine del regno longobardo.

A. Zironi (2004). Il monastero longobardo di Bobbio: crocevia di codici, uomini, culture. SPOLETO : Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medi.

Il monastero longobardo di Bobbio: crocevia di codici, uomini, culture

ZIRONI, ALESSANDRO
2004

Abstract

Analisi della formazione della biblioteca del monastero di Bobbio, con particolare riguardo per il periodo longobardo. La biblioteca di Bobbio fu centro fondamentale per la trasmissione del sapere nella cristianità occidentale dell'alto medioevo. Oltre ai manoscritti di cui conosciamo l'esistenza grazie a un catalogo redatto nel IX secolo, molte altre opere sono giunte sino ai nostri giorni come testi inferiori di manoscritti palinsesti. Fra questi, particolare rilevanza assumono i testi in lingua greca, i testi latini profani della classicità (specie Cicerone) e i palinsesti in lingua gotica. L'autore propone una diacronia della produzione di palinsesti, rifiutando la communis opinio che tutti i palinsesti siano stati prodotti a Bobbio. Un'analisi serrata dei palinsesti gotici dimostra, invece, una loro raschiatura anche al di fuori del monastero in area veneta e lombarda e, qualora a Bobbio, in un periodo piuttosto tardo. Il volume smonta poi l'idea che il monastero sia stato popolato, all'inizio della propria storia, da monaci irlandesi. L'analisi antroponimica sui nomi dei primi monaci dimostra una loro provenienza o dall'area linguistica longobarda o franco/burgunda. Completano il volume un capitolo sui rapporti culturali intrattenuti dal monastero con le fondazioni tedesche e una serie di tavole e, infine, la ricostruzione per titoli della biblioteca così come doveva presentarsi alla fine del regno longobardo.
2004
214
887988090X
A. Zironi (2004). Il monastero longobardo di Bobbio: crocevia di codici, uomini, culture. SPOLETO : Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medi.
A. Zironi
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