L’Archivio fotografico di Pietro Zangheri, in gestione al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna e oggi in gran parte fruibile attraverso un sito web dedicato (www.pietrozangheri.it), risulta costituito da circa 2000 pezzi databili tra gli anni Venti e Quaranta del XX secolo. Tralasciando in questa sede il suo interesse per la storia della fotografia a livello locale, esso rappresenta una risorsa unica per gli studi sull’evoluzione del paesaggio in Romagna nel Novecento. Si tratta infatti di un fondo che, riflettendo i temi di ricerca del naturalista forlivese, copre a tappeto gli ambiti rurali regionali, dalla costa all’alto Appennino, quando invece la stragrande maggioranza dei fotografi di quel tempo si concentrava sugli ambienti urbani e sulle emergenze storico-architettoniche. Il contributo si articolerà su un duplice binario di analisi dell’archivio fotografico zangheriano: da un lato, il suo valore come fonte in relazione a singoli fenomeni di importanza territoriale (frane, alluvioni), significativi ma effimeri, oppure a paesaggi oggi, ad oltre settanta anni di distanza, del tutto scomparsi; dall’altro, nel caso di quadri ambientali tuttora esistenti, la spendibilità di tali scatti come termine di confronto rispetto alla realtà odierna o rispetto a documentazione ancora più antica.

L’Archivio fotografico di Pietro Zangheri e l’evoluzione del paesaggio romagnolo nell’ultimo secolo

Stefano Piastra
2019

Abstract

L’Archivio fotografico di Pietro Zangheri, in gestione al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna e oggi in gran parte fruibile attraverso un sito web dedicato (www.pietrozangheri.it), risulta costituito da circa 2000 pezzi databili tra gli anni Venti e Quaranta del XX secolo. Tralasciando in questa sede il suo interesse per la storia della fotografia a livello locale, esso rappresenta una risorsa unica per gli studi sull’evoluzione del paesaggio in Romagna nel Novecento. Si tratta infatti di un fondo che, riflettendo i temi di ricerca del naturalista forlivese, copre a tappeto gli ambiti rurali regionali, dalla costa all’alto Appennino, quando invece la stragrande maggioranza dei fotografi di quel tempo si concentrava sugli ambienti urbani e sulle emergenze storico-architettoniche. Il contributo si articolerà su un duplice binario di analisi dell’archivio fotografico zangheriano: da un lato, il suo valore come fonte in relazione a singoli fenomeni di importanza territoriale (frane, alluvioni), significativi ma effimeri, oppure a paesaggi oggi, ad oltre settanta anni di distanza, del tutto scomparsi; dall’altro, nel caso di quadri ambientali tuttora esistenti, la spendibilità di tali scatti come termine di confronto rispetto alla realtà odierna o rispetto a documentazione ancora più antica.
2019
Pietro Zangheri e la natura di Romagna nei 130 anni dalla nascita
19
19
Stefano Piastra
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