La vocazione a svelare e l'impulso a rigenerare sono le due anime che si possono cogliere nella cultura del Settecento, soprattutto se si indaga di questo secolo la componente etica, erudita e polemica, quella che dà i suoi frutti più significativi alla luce della consapevolezza che il presente è segnato da un ipertrofico progresso della ragione e dalle vertiginose responsabilità morali legate a tale progresso. Con questa doppia prospettiva dello svelare e del rigenerare si esaminano le autobiografie di Muratori, Vico, Alfieri, Compagnoni e le biografie di Orazio Arrighi Landini e Appiano Buonafede, si seguono le vicende della querelle des anciens et des modernes, si vedono i rapporti intercorsi tra letteratura e scienza, si segue il mutamento del gusto nel passaggio dalla categoria estetica del Bello a quella del Sublime e del Pittoresco, riscontrato nella percezione dei paesaggi naturali, messi a fuoco soprattutto con l'esame più ravvicinato del “Viaggio sul Reno” di Bertola. Lo 'svelamento' riguarda anche la scoperta di scritti apocrifi, molto diffusi nel Settecento, attribuiti a due prigionieri come Cagliostro o Tasso, e la denuncia alfieriana delle prevaricazioni del potere a danno degli intellettuali, mentre la “rigenerazione” è quella legata al mito e all'esaltazione della giovinezza al tempo della Rivoluzione francese, dove la Fenice assurge a figura simbolo di una palingenesi radicale che per compiersi deve rinascere dalle ceneri del passato.
andrea Battistini (2019). Svelare e rigenerare. Studi sulla cultura del Settecento. Bologna : Bononia University Press.
Svelare e rigenerare. Studi sulla cultura del Settecento
andrea Battistini
2019
Abstract
La vocazione a svelare e l'impulso a rigenerare sono le due anime che si possono cogliere nella cultura del Settecento, soprattutto se si indaga di questo secolo la componente etica, erudita e polemica, quella che dà i suoi frutti più significativi alla luce della consapevolezza che il presente è segnato da un ipertrofico progresso della ragione e dalle vertiginose responsabilità morali legate a tale progresso. Con questa doppia prospettiva dello svelare e del rigenerare si esaminano le autobiografie di Muratori, Vico, Alfieri, Compagnoni e le biografie di Orazio Arrighi Landini e Appiano Buonafede, si seguono le vicende della querelle des anciens et des modernes, si vedono i rapporti intercorsi tra letteratura e scienza, si segue il mutamento del gusto nel passaggio dalla categoria estetica del Bello a quella del Sublime e del Pittoresco, riscontrato nella percezione dei paesaggi naturali, messi a fuoco soprattutto con l'esame più ravvicinato del “Viaggio sul Reno” di Bertola. Lo 'svelamento' riguarda anche la scoperta di scritti apocrifi, molto diffusi nel Settecento, attribuiti a due prigionieri come Cagliostro o Tasso, e la denuncia alfieriana delle prevaricazioni del potere a danno degli intellettuali, mentre la “rigenerazione” è quella legata al mito e all'esaltazione della giovinezza al tempo della Rivoluzione francese, dove la Fenice assurge a figura simbolo di una palingenesi radicale che per compiersi deve rinascere dalle ceneri del passato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.