Negli ultimi anni le nostre città e comunità soffrono forti trasformazioni e sono chiamate a gestire particolari condizioni di incertezza e indeterminatezza, dettate dalle crescenti minacce che i cambiamenti climatici e le rapide trasformazioni socio-economiche impongono. La difficoltà dell’approccio progettuale causale-deterministico a rispondere in maniera tempestiva ed efficace al cambiamento, muove la ricerca di nuove modalità operative in grado di integrare principi di resilienza nella trasformazione dell’ambiente costruito. Da alcuni anni si assiste alla sempre maggior diffusione dei principi di resilienza negli strumenti di governo delle trasformazioni dell'ambiente costruito. Lo dimostra l'integrazione della resilienza in alcuni diffusi rating system di sostenibilità (e.g. LEED) e la formulazione di nuovi sistemi di valutazione atti a migliorare la gestione delle vulnerabilità del territorio sia in condizioni di prevenzione, che di urgenza (REDi e RELi). Un'analisi speditiva delle check-list di questi protocolli permette di individuare alcuni dei principali e comuni indicatori di resilienza. Poi, l’articolo analizza l’approccio alla progettazione di strutture in contesti vulnerabili, come insediamenti informali o piccole comunità indigene, maggiormente esposte a rischi di fragilizzazione del sistema costruito, mettendo a confronto esperienze tanto in condizioni di emergenza quanto in contesti in via di sviluppo.

Regeneration and prevention in the system approach

Lia Marchi;
2019

Abstract

Negli ultimi anni le nostre città e comunità soffrono forti trasformazioni e sono chiamate a gestire particolari condizioni di incertezza e indeterminatezza, dettate dalle crescenti minacce che i cambiamenti climatici e le rapide trasformazioni socio-economiche impongono. La difficoltà dell’approccio progettuale causale-deterministico a rispondere in maniera tempestiva ed efficace al cambiamento, muove la ricerca di nuove modalità operative in grado di integrare principi di resilienza nella trasformazione dell’ambiente costruito. Da alcuni anni si assiste alla sempre maggior diffusione dei principi di resilienza negli strumenti di governo delle trasformazioni dell'ambiente costruito. Lo dimostra l'integrazione della resilienza in alcuni diffusi rating system di sostenibilità (e.g. LEED) e la formulazione di nuovi sistemi di valutazione atti a migliorare la gestione delle vulnerabilità del territorio sia in condizioni di prevenzione, che di urgenza (REDi e RELi). Un'analisi speditiva delle check-list di questi protocolli permette di individuare alcuni dei principali e comuni indicatori di resilienza. Poi, l’articolo analizza l’approccio alla progettazione di strutture in contesti vulnerabili, come insediamenti informali o piccole comunità indigene, maggiormente esposte a rischi di fragilizzazione del sistema costruito, mettendo a confronto esperienze tanto in condizioni di emergenza quanto in contesti in via di sviluppo.
2019
Designing Resilience
142
151
Lia Marchi, Roberto Pennacchio, Francesca Thiébat
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/690807
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