Prendono il nome di tecniche spettrometriche tutti quei metodi d'analisi che si basano su misurazioni di effetti dovuti all'interazione tra la materia e un'opportuna radiazione elettromagnetica (EM). Fa eccezione a questa definizione la spettrometria di massa (mass spectrometry, MS) che, nonostante il nome, non è una tecnica spettroscopica, in quanto non fa uso di radiazioni elettromagnetiche. L'MS deve il suo nome di "spettrometria" a ragioni storiche, e perciò sarà comunque trattata all'interno di questo capitolo. Per quanto riguarda le analisi quantitative in ambito farmaceutico, le radiazioni di gran lunga più utilizzate sono quelle che corrispondono agli intervalli dell’UV e del visibile (UV-Vis), in quanto si tratta di radiazioni con energia corrispondente a quella di legame covalente, quindi capaci di eccitare elettroni di valenza di molecole organiche e di singoli atomi. Radiazioni IR sono utilizzate soprattutto per scopi qualitativi, in quanto in grado di influenzare le vibrazioni dei legami molecolari covalenti; i raggi X sono utilizzati invece per l’analisi elementare e cristallografica, soprattutto in ambito inorganico.
Roberto Mandrioli, L.M. (2019). Capitolo 12. Metodi spettrometrici. Napoli : EdiSES.
Capitolo 12. Metodi spettrometrici
Roberto Mandrioli
Membro del Collaboration Group
;Laura Mercolini
Membro del Collaboration Group
;Michele ProttiMembro del Collaboration Group
2019
Abstract
Prendono il nome di tecniche spettrometriche tutti quei metodi d'analisi che si basano su misurazioni di effetti dovuti all'interazione tra la materia e un'opportuna radiazione elettromagnetica (EM). Fa eccezione a questa definizione la spettrometria di massa (mass spectrometry, MS) che, nonostante il nome, non è una tecnica spettroscopica, in quanto non fa uso di radiazioni elettromagnetiche. L'MS deve il suo nome di "spettrometria" a ragioni storiche, e perciò sarà comunque trattata all'interno di questo capitolo. Per quanto riguarda le analisi quantitative in ambito farmaceutico, le radiazioni di gran lunga più utilizzate sono quelle che corrispondono agli intervalli dell’UV e del visibile (UV-Vis), in quanto si tratta di radiazioni con energia corrispondente a quella di legame covalente, quindi capaci di eccitare elettroni di valenza di molecole organiche e di singoli atomi. Radiazioni IR sono utilizzate soprattutto per scopi qualitativi, in quanto in grado di influenzare le vibrazioni dei legami molecolari covalenti; i raggi X sono utilizzati invece per l’analisi elementare e cristallografica, soprattutto in ambito inorganico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.