Tra i Maestri della scienza politica Angelo Panebianco volle presentare il «più letto e influente fra i teorici delle relazioni internazionali» del Novecento, un «classico della scienza politica» – Hans J. Morgenthau. Giunse a trattare un aspetto peculiare del pensiero politico dell’autore tedesco, per nulla à la page nella vulgata: «Oltre al teorico della power politics e al critico della politica estera americana esiste un terzo Morgenthau che [...] è più interessante dei primi due. È il Morgenthau, molto meno conosciuto e discusso, che riflette sulla natura delle scienze sociali, sui rapporti fra scienza e filosofia, sui compiti della scienza politica, sui rapporti fra scienze sociali e pratica politica, nonché sui vincoli morali che gravano sull’azione politica». È un giudizio che non sorprende. Tali questioni sono state importanti nel magistero di Panebianco, talché ad esse dedicò la prolusione all’anno accademico 1999-20001. Rielaborava, in forma adeguata all’occasione, alcune linee principali di un saggio cruciale, posto a chiusa di un aureo volume sull’analisi della politica. In quella parte si tratta «il tema degli effetti pratici e, in definitiva, del significato sociale e politico del lavoro degli studiosi di politica»3. Questo tema e tale significato furono uno snodo centrale della riflessione politica di Hans Morgenthau fin da Scientific Man vs Power Politics, un testo «controcor- rente», «polemico» e «provocatorio». Di quel Morgenthau – il «terzo» Morgenthau – s’ intende trattare, ponendo le questioni citate da Panebianco al centro dell’analisi.
michele chiaruzzi (2019). Sapere, potere, verità: il «terzo» Morgenthau. Bologna : Il Mulino.
Sapere, potere, verità: il «terzo» Morgenthau
michele chiaruzzi
2019
Abstract
Tra i Maestri della scienza politica Angelo Panebianco volle presentare il «più letto e influente fra i teorici delle relazioni internazionali» del Novecento, un «classico della scienza politica» – Hans J. Morgenthau. Giunse a trattare un aspetto peculiare del pensiero politico dell’autore tedesco, per nulla à la page nella vulgata: «Oltre al teorico della power politics e al critico della politica estera americana esiste un terzo Morgenthau che [...] è più interessante dei primi due. È il Morgenthau, molto meno conosciuto e discusso, che riflette sulla natura delle scienze sociali, sui rapporti fra scienza e filosofia, sui compiti della scienza politica, sui rapporti fra scienze sociali e pratica politica, nonché sui vincoli morali che gravano sull’azione politica». È un giudizio che non sorprende. Tali questioni sono state importanti nel magistero di Panebianco, talché ad esse dedicò la prolusione all’anno accademico 1999-20001. Rielaborava, in forma adeguata all’occasione, alcune linee principali di un saggio cruciale, posto a chiusa di un aureo volume sull’analisi della politica. In quella parte si tratta «il tema degli effetti pratici e, in definitiva, del significato sociale e politico del lavoro degli studiosi di politica»3. Questo tema e tale significato furono uno snodo centrale della riflessione politica di Hans Morgenthau fin da Scientific Man vs Power Politics, un testo «controcor- rente», «polemico» e «provocatorio». Di quel Morgenthau – il «terzo» Morgenthau – s’ intende trattare, ponendo le questioni citate da Panebianco al centro dell’analisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.