Le esposizioni universali hanno prodotto una letteratura odeporica di grande interesse, specie se valutata in relazione alla contemporanea produzione destinata ai viaggiatori che si indirizzavano verso le stesse mete. Si analizzano nel volume sia le strategie editoriali, sia i topoi ricorrenti nelle diverse tipologie di guide, e si stabilisce una comparazione fra casi di studio su un arco molto ampio, con partecipazione di alcuni dei maggiori esperti del settore a livello internazionale
Si tratta di un saggio inserito nel volume curato dalla stessa autrice, che prende in considerazione alcune guide di viaggio pubblicate in occasione delle maggiori esposizioni universali parigine della seconda metà dell'Ottocento. Partendo dalla Guide Conty realizzata per l’esposizione di Parigi del 1878 (L’Exposition en poche guide pratique), il saggio propone una comparazione diretta con altre guide pubblicate per il medesimo evento, la Guide Itineraire du visteur à L’Exposition Universelle de 1878 della collezione Napoleon Chaix, che si caratterizza per uno stile meno pratico e più letterario; entrambe le guide avevano in comune il fatto di appartenere a collezioni modeste che avevano all'epoca un loro mercato particolare. La comparazione si estende ad altre guide di carattere più generale e ufficiale per le esposizioni parigine dal 1855 al 1889. Il saggio analizza in definitiva il modo in cui le cittadelle espositive diventarono oggetto di un turismo non meno massivo di quello delle grandi metropoli e delle città d’arte, dando luogo ad una specifica editoria odeporica. Quest’ultima tendeva a caratterizzarsi per il fatto che univa la funzione di guida itinerario per i luoghi di “distrazione di massa”, che le fantasmagorie del capitale realizzavano attraverso le esposizioni (Benjamin) con un'attenzione spiccata per la metropoli ospitante. Attraverso queste guide si cercava quindi di fondere insieme il messaggio progressista e industrialista con quello più tradizionale della valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale urbano.
Anna Pellegrino (2018). Itinerari fantasmagorici. A spasso per Parigi con l'allegro Colibrì. Milano : FrancoAngeli.
Itinerari fantasmagorici. A spasso per Parigi con l'allegro Colibrì
Anna Pellegrino
2018
Abstract
Si tratta di un saggio inserito nel volume curato dalla stessa autrice, che prende in considerazione alcune guide di viaggio pubblicate in occasione delle maggiori esposizioni universali parigine della seconda metà dell'Ottocento. Partendo dalla Guide Conty realizzata per l’esposizione di Parigi del 1878 (L’Exposition en poche guide pratique), il saggio propone una comparazione diretta con altre guide pubblicate per il medesimo evento, la Guide Itineraire du visteur à L’Exposition Universelle de 1878 della collezione Napoleon Chaix, che si caratterizza per uno stile meno pratico e più letterario; entrambe le guide avevano in comune il fatto di appartenere a collezioni modeste che avevano all'epoca un loro mercato particolare. La comparazione si estende ad altre guide di carattere più generale e ufficiale per le esposizioni parigine dal 1855 al 1889. Il saggio analizza in definitiva il modo in cui le cittadelle espositive diventarono oggetto di un turismo non meno massivo di quello delle grandi metropoli e delle città d’arte, dando luogo ad una specifica editoria odeporica. Quest’ultima tendeva a caratterizzarsi per il fatto che univa la funzione di guida itinerario per i luoghi di “distrazione di massa”, che le fantasmagorie del capitale realizzavano attraverso le esposizioni (Benjamin) con un'attenzione spiccata per la metropoli ospitante. Attraverso queste guide si cercava quindi di fondere insieme il messaggio progressista e industrialista con quello più tradizionale della valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale urbano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.