L’articolo esamina il funzionamento dell’Opera nazionale dopolavoro (Ond), istituita nel 1925. L’organizzazione del tempo libero dei lavoratori fu una questione con la quale le società industrializzate iniziarono a confrontarsi all’inizio del Novecento. Riflessioni e analisi, cui parteciparono tutte le principali correnti di pensiero politico e sociale, e soprattutto programmi politici, leggi e istituzioni videro la luce negli Stati Uniti e nelle maggiori nazioni europee. L’Ond nacque e si sviluppò all’interno di questo movimento internazionale di elaborazione intellettuale e pratica. Nel contempo, la specifica natura politica del regime fascista, una dittatura con dichiarati intenti di controllo totalizzante sulla società, permeò però profondamente quell’esperienza. L’articolo ripercorre la nascita dell’Ond e i diversi principi che ne furono all’origine (ispirati a esigenze produttivistiche o all’obiettivo della fascistizzazione); prende poi in esame il ruolo dell’Italia nel dibattito sul dopolavoro svolto all’interno dell’Organizzazione internazionale del lavoro; ricostruisce la rete di associazioni e di attività che animarono il dopolavoro fascista; infine, cerca di valutare gli effetti dell’Ond sulla società italiana: il consenso di cui riuscì a godere presso i lavoratori e la capacità effettivamente dimostrata di concretizzare gli obiettivi dei promotori.
Gagliardi A. (2019). Controlar o tempo livre: a Opera Nazionale Dopolavoro na Itália fascista. Rio de Janeiro-São Paulo : Arquivo Nacional-USP.
Controlar o tempo livre: a Opera Nazionale Dopolavoro na Itália fascista
Gagliardi A.
2019
Abstract
L’articolo esamina il funzionamento dell’Opera nazionale dopolavoro (Ond), istituita nel 1925. L’organizzazione del tempo libero dei lavoratori fu una questione con la quale le società industrializzate iniziarono a confrontarsi all’inizio del Novecento. Riflessioni e analisi, cui parteciparono tutte le principali correnti di pensiero politico e sociale, e soprattutto programmi politici, leggi e istituzioni videro la luce negli Stati Uniti e nelle maggiori nazioni europee. L’Ond nacque e si sviluppò all’interno di questo movimento internazionale di elaborazione intellettuale e pratica. Nel contempo, la specifica natura politica del regime fascista, una dittatura con dichiarati intenti di controllo totalizzante sulla società, permeò però profondamente quell’esperienza. L’articolo ripercorre la nascita dell’Ond e i diversi principi che ne furono all’origine (ispirati a esigenze produttivistiche o all’obiettivo della fascistizzazione); prende poi in esame il ruolo dell’Italia nel dibattito sul dopolavoro svolto all’interno dell’Organizzazione internazionale del lavoro; ricostruisce la rete di associazioni e di attività che animarono il dopolavoro fascista; infine, cerca di valutare gli effetti dell’Ond sulla società italiana: il consenso di cui riuscì a godere presso i lavoratori e la capacità effettivamente dimostrata di concretizzare gli obiettivi dei promotori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.