La ricerca ha cercato di mettere a fuoco le modalità di coordinamento degli attori – le convenzioni che emergono appunto dal modo in cui l’interazione situata tra la dimensione della razionalità e quella normativa si configura – in relazione al tema della mobilità nel mondo del lavoro. Le convenzioni all’opera nell’interazione situata – intese come la base per il giudizio sull’appropriatezza delle azioni proprie ed altrui - divengono dunque il terreno privilegiato per identificare modelli di coordinamento che hanno comunque una valenza trascendente la situazione stessa. Quali criteri di valutazione sorreggono le scelte di mobilità? Come si configurano il senso di ingiustizia o invece di giustizia in relazione alle decisioni di mobilità? Che tipo di dispute sono presenti, relativamente a tali terreni di giudizio? Come si distribuiscono i “posti” degli attori nelle “topiche della giustizia” (Boltanski, 2000) concernenti il tema della mobilità nelle organizzazioni lavorative? In altri termini, gli interrogativi che orientano l’indagine, svolta nella provincia di Bologna e che ci apprestiamo a sintetizzare, hanno riguardato i criteri di valutazione che coordinano le scelte e i comportamenti di mobilità nelle organizzazioni lavorative, gli schemi normativi operanti in tali arene, e la loro diversa articolazione a seconda della posizione diversa degli attori (lavoratori, capi-reparto, responsabili del personale, etc.), gli elementi di condivisione e quelli invece ambigui o fonte di conflitto interpretativo, e così via. Un ulteriore aspetto di approfondimento è poi rappresentato dalla prospettiva comparativa, relativamente a questi stessi fattori e questioni, che ha strutturato fin dall’inizio l’indagine stessa, la quale infatti è stata svolta in due tipi di campi organizzativi: un settore caratterizzato da maggiore stabilità e consolidamento dei modelli di coordinamento (metalmeccanico), ed uno assai diverso sia per ragioni strutturali sia per il minor consolidamento storico nel contesto territoriale locale (Ict). Presentazione dei risultati di una ricerca (progetto Prin) sul tema della mobilità nei contesti lavorativi, svolta nella provincia di Bologna. A partire dall'analisi di casi aziendali in due settori differenti (meccanica; Itc), ed alla luce dell'impianto analitico dell'approccio delle convenzioni, vengono studiati e discussi i criteri di giustizia (e le dispute emergenti in merito) operanti sul terreno delle scelte di mobilità.
La Rosa M., Borghi V., Chicchi F., Cozzi S., Zaramella S. (2008). Le logiche sociali della mobilità. Una ricerca nel contesto bolognese (con specifica dei diversi contributi).. MILANO : FrancoAngeli.
Le logiche sociali della mobilità. Una ricerca nel contesto bolognese (con specifica dei diversi contributi).
LA ROSA, MICHELE;BORGHI, VANDO;CHICCHI, FEDERICO;COZZI, SILVIA;ZARAMELLA, SANDRA
2008
Abstract
La ricerca ha cercato di mettere a fuoco le modalità di coordinamento degli attori – le convenzioni che emergono appunto dal modo in cui l’interazione situata tra la dimensione della razionalità e quella normativa si configura – in relazione al tema della mobilità nel mondo del lavoro. Le convenzioni all’opera nell’interazione situata – intese come la base per il giudizio sull’appropriatezza delle azioni proprie ed altrui - divengono dunque il terreno privilegiato per identificare modelli di coordinamento che hanno comunque una valenza trascendente la situazione stessa. Quali criteri di valutazione sorreggono le scelte di mobilità? Come si configurano il senso di ingiustizia o invece di giustizia in relazione alle decisioni di mobilità? Che tipo di dispute sono presenti, relativamente a tali terreni di giudizio? Come si distribuiscono i “posti” degli attori nelle “topiche della giustizia” (Boltanski, 2000) concernenti il tema della mobilità nelle organizzazioni lavorative? In altri termini, gli interrogativi che orientano l’indagine, svolta nella provincia di Bologna e che ci apprestiamo a sintetizzare, hanno riguardato i criteri di valutazione che coordinano le scelte e i comportamenti di mobilità nelle organizzazioni lavorative, gli schemi normativi operanti in tali arene, e la loro diversa articolazione a seconda della posizione diversa degli attori (lavoratori, capi-reparto, responsabili del personale, etc.), gli elementi di condivisione e quelli invece ambigui o fonte di conflitto interpretativo, e così via. Un ulteriore aspetto di approfondimento è poi rappresentato dalla prospettiva comparativa, relativamente a questi stessi fattori e questioni, che ha strutturato fin dall’inizio l’indagine stessa, la quale infatti è stata svolta in due tipi di campi organizzativi: un settore caratterizzato da maggiore stabilità e consolidamento dei modelli di coordinamento (metalmeccanico), ed uno assai diverso sia per ragioni strutturali sia per il minor consolidamento storico nel contesto territoriale locale (Ict). Presentazione dei risultati di una ricerca (progetto Prin) sul tema della mobilità nei contesti lavorativi, svolta nella provincia di Bologna. A partire dall'analisi di casi aziendali in due settori differenti (meccanica; Itc), ed alla luce dell'impianto analitico dell'approccio delle convenzioni, vengono studiati e discussi i criteri di giustizia (e le dispute emergenti in merito) operanti sul terreno delle scelte di mobilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.