Tenuto conto della giurisprudenza e della prassi pertinente, nell'elaborato si esamina la configurazione del diritto comunitario quale diritto speciale caratterizzato da specifiche peculiarità, nella prospettiva di una ricostruzione sistemica del diritto internazionale. Sin dal 1964, la Corte di Giustizia delle Comunità europee ha affermato in termini perentori e incondizionati il divieto di ricorrere a qualsiasi forma di autotutela, anche se il Trattato CE non prevedeva in origine alcune disposizione di carattere sanzionatorio. Quali sono le cause e le implicazioni dell’emergere di questo “principio fondamentale dell’ordinamento giuridico comunitario”? La questione è più complessa di quanto non si creda. Risolvendola in modo nuovo alla luce del dibattito contemporaneo sul rapporto tra regole speciali e generali in materia di autotutela, questo scritto tenta di dimostrare come l’analisi del diritto comunitario possa contribuire allo studio del diritto internazionale (e viceversa) anche in un ambito nel quale lo scarto tra i due ordinamenti appare netto e ben sedimentato. Non si tratta dell’ennesimo tentativo di diluire la specificità comunitaria usando le categorie del diritto internazionale alla maniera di un solvente. Al contrario, queste serviranno a riscoprire quella specificità attraverso un’esplorazione del fondamento e delle ramificazioni del principio appena ricordato, che fa del diritto comunitario una lex specialis molto speciale.
A. Tanzi, L. Gradoni (2008). Diritto comunitario: una lex specialis molto speciale. NAPOLI : Editoriale Scientifica.
Diritto comunitario: una lex specialis molto speciale
TANZI, ATTILA MASSIMILIANO;GRADONI, LORENZO
2008
Abstract
Tenuto conto della giurisprudenza e della prassi pertinente, nell'elaborato si esamina la configurazione del diritto comunitario quale diritto speciale caratterizzato da specifiche peculiarità, nella prospettiva di una ricostruzione sistemica del diritto internazionale. Sin dal 1964, la Corte di Giustizia delle Comunità europee ha affermato in termini perentori e incondizionati il divieto di ricorrere a qualsiasi forma di autotutela, anche se il Trattato CE non prevedeva in origine alcune disposizione di carattere sanzionatorio. Quali sono le cause e le implicazioni dell’emergere di questo “principio fondamentale dell’ordinamento giuridico comunitario”? La questione è più complessa di quanto non si creda. Risolvendola in modo nuovo alla luce del dibattito contemporaneo sul rapporto tra regole speciali e generali in materia di autotutela, questo scritto tenta di dimostrare come l’analisi del diritto comunitario possa contribuire allo studio del diritto internazionale (e viceversa) anche in un ambito nel quale lo scarto tra i due ordinamenti appare netto e ben sedimentato. Non si tratta dell’ennesimo tentativo di diluire la specificità comunitaria usando le categorie del diritto internazionale alla maniera di un solvente. Al contrario, queste serviranno a riscoprire quella specificità attraverso un’esplorazione del fondamento e delle ramificazioni del principio appena ricordato, che fa del diritto comunitario una lex specialis molto speciale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.