il dipinto raffigura una giovane donna elegantemente abbigliata, e viene ad aggiungersi al catalogo del pittore, in corso di definizione ad opera di chi scrive. Se ne sottolinea il gusto malizioso, quasi libertino, che impronta l'immagine, e che è tra i caratteri distintivi dell'arte del più giovane Gandolfi, un artista il cui percorso si snoda tra gli ultimi sussulti dell'ancien regime e il nuovo che avanza, cui lui risponde in piena libertà mentale. Pur essendo, infatti, perfettamente a conoscenza degli stilemi e delle finalità del gusto neoclassico - in Accademia fu a lui accanto Pelagio Pelagi, le cui pitture in più casi replicò a stampa -, Mauro Gandolfi scelse di mantenere il dettato pittorico appreso dal padre ma di applicarsi a soggetti spesso al limite del libertino, creando opere che sono esemplificative di un filone di ricerca assai lontano dall'algida retorica neoclassica, fedele alla descrizione di una umanità di quotidiana bellezza, immediata: lontano dal padre, che dei suoi simili dipinse gli aspetti più affettuosi ma insieme malinconici e talvolta disperati, il figlio ha lasciato l'immagine di un mondo in divenire nei termini di una accesa, attraente ironia

Mauro Gandolfi, Half-length figure of a Young Woman, c. 1790-1795

Donatella Biagi
2019

Abstract

il dipinto raffigura una giovane donna elegantemente abbigliata, e viene ad aggiungersi al catalogo del pittore, in corso di definizione ad opera di chi scrive. Se ne sottolinea il gusto malizioso, quasi libertino, che impronta l'immagine, e che è tra i caratteri distintivi dell'arte del più giovane Gandolfi, un artista il cui percorso si snoda tra gli ultimi sussulti dell'ancien regime e il nuovo che avanza, cui lui risponde in piena libertà mentale. Pur essendo, infatti, perfettamente a conoscenza degli stilemi e delle finalità del gusto neoclassico - in Accademia fu a lui accanto Pelagio Pelagi, le cui pitture in più casi replicò a stampa -, Mauro Gandolfi scelse di mantenere il dettato pittorico appreso dal padre ma di applicarsi a soggetti spesso al limite del libertino, creando opere che sono esemplificative di un filone di ricerca assai lontano dall'algida retorica neoclassica, fedele alla descrizione di una umanità di quotidiana bellezza, immediata: lontano dal padre, che dei suoi simili dipinse gli aspetti più affettuosi ma insieme malinconici e talvolta disperati, il figlio ha lasciato l'immagine di un mondo in divenire nei termini di una accesa, attraente ironia
2019
Fondantico Tefaf Maastricht 2019
99
103
Donatella Biagi
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