Come ben sa chiunque conosca anche superficialmente l’opera del Grande Inglese, quello intercorso tra John Ruskin e Venezia, fu un legame davvero lungo e profondo, durato oltre cinquant’anni. Da tale rapporto prendono spunto numerosissime pagine dei suoi scritti: da quelle di approfondimento della storia della città e del carattere dei suoi abitanti, le Stones of Venice (ma già nelle Seven Lamps del 1849 Venezia aveva trovato spazi significativi), opera di un giovane poco più che trentenne e finite di pubblicare nel 1853; fino alle faticosissime pagine di St. Mark’s Rest, apparse a fascicoli e scritte da un uomo quasi sessantenne, ormai e sempre di più in bilico tra santità e pazzia, nel periodo dell’ultimo lungo soggiorno veneziano, quello dell’autunno-inverno-primavera 1876-1877; a innumerevoli altre intermedie e anche successive, avendo Venezia fornito costantemente ispirazione lungo tutta la vita intellettuale di John Ruskin. Il presente contributo focalizza l'attenzione proprio sull'ambito veneziano e, nel farlo, affronta il tema della Basilica di San Marco per Ruskin, arrivando a individuare "un ponte tra il prima e il dopo".
Ruskin e la Basilica di San Marco (1845-1877). Studiare per costruire un nuovo futuro / M. Pretelli. - STAMPA. - (2019), pp. 163-169.
Ruskin e la Basilica di San Marco (1845-1877). Studiare per costruire un nuovo futuro
M. Pretelli
2019
Abstract
Come ben sa chiunque conosca anche superficialmente l’opera del Grande Inglese, quello intercorso tra John Ruskin e Venezia, fu un legame davvero lungo e profondo, durato oltre cinquant’anni. Da tale rapporto prendono spunto numerosissime pagine dei suoi scritti: da quelle di approfondimento della storia della città e del carattere dei suoi abitanti, le Stones of Venice (ma già nelle Seven Lamps del 1849 Venezia aveva trovato spazi significativi), opera di un giovane poco più che trentenne e finite di pubblicare nel 1853; fino alle faticosissime pagine di St. Mark’s Rest, apparse a fascicoli e scritte da un uomo quasi sessantenne, ormai e sempre di più in bilico tra santità e pazzia, nel periodo dell’ultimo lungo soggiorno veneziano, quello dell’autunno-inverno-primavera 1876-1877; a innumerevoli altre intermedie e anche successive, avendo Venezia fornito costantemente ispirazione lungo tutta la vita intellettuale di John Ruskin. Il presente contributo focalizza l'attenzione proprio sull'ambito veneziano e, nel farlo, affronta il tema della Basilica di San Marco per Ruskin, arrivando a individuare "un ponte tra il prima e il dopo".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.