Affrontare il tema del recupero induce in prima istanza a focalizzare l’attenzione su due fattori tra loro correlati: la tutela e la prevenzione. La prima riferisce degli interventi volti a salvaguardare la natura originaria degli organismi edilizi; la seconda a garantirne la funzionalità d’uso rispetto alle istanze contemporanee. Conseguentemente la tutela non è solo propria del campo del Restauro, ma è estendibile a tutto il patrimonio costruito, quale espressione di una trasformazione antropica a valenza documentale. La prevenzione si declina invece nelle forme derivate dal processo evolutivo del quadro esigenziale e prestazionale definito dall’assetto normativo dei diversi ambiti, tra cui in primis quello della sicurezza strutturale. Il passaggio chiave dell’approccio qui rappresentato è l’adesione ad una visione che pone in prima evidenza il dato fisico di una costruzione ed in subordine la formulazione di un modello che ne interpreta il funzionamento. L’analisi numerica è infatti un atto finale che ratifica la bontà delle scelte, non un presupposto che orienta gli esiti, poiché le competenze nel campo del recupero nascono all’interno delle culture del Progetto e non della sola Tecnica. Il presente lavoro è espressione di questo assunto. La prima parte ha un profilo trattatistico sui principi; la seconda quello manualistico sulle tecniche; la terza quello antologico come rassegna di casi esemplari desunti dalla prassi. Il filo che li unisce è un percorso di conoscenza filtrato attraverso le maglie della cultura materiale e dell’esperienza pratica segnata dai principali eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale negli ultimi venti anni, a partire dal terremoto umbro-marchigiano del 1997 fino al più recente del 2016.
riccardo gulli (2018). RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI. Tutela e prevenzione in ambito sismico. Monfalcone : Edicom edizioni.
RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI. Tutela e prevenzione in ambito sismico
riccardo gulli
2018
Abstract
Affrontare il tema del recupero induce in prima istanza a focalizzare l’attenzione su due fattori tra loro correlati: la tutela e la prevenzione. La prima riferisce degli interventi volti a salvaguardare la natura originaria degli organismi edilizi; la seconda a garantirne la funzionalità d’uso rispetto alle istanze contemporanee. Conseguentemente la tutela non è solo propria del campo del Restauro, ma è estendibile a tutto il patrimonio costruito, quale espressione di una trasformazione antropica a valenza documentale. La prevenzione si declina invece nelle forme derivate dal processo evolutivo del quadro esigenziale e prestazionale definito dall’assetto normativo dei diversi ambiti, tra cui in primis quello della sicurezza strutturale. Il passaggio chiave dell’approccio qui rappresentato è l’adesione ad una visione che pone in prima evidenza il dato fisico di una costruzione ed in subordine la formulazione di un modello che ne interpreta il funzionamento. L’analisi numerica è infatti un atto finale che ratifica la bontà delle scelte, non un presupposto che orienta gli esiti, poiché le competenze nel campo del recupero nascono all’interno delle culture del Progetto e non della sola Tecnica. Il presente lavoro è espressione di questo assunto. La prima parte ha un profilo trattatistico sui principi; la seconda quello manualistico sulle tecniche; la terza quello antologico come rassegna di casi esemplari desunti dalla prassi. Il filo che li unisce è un percorso di conoscenza filtrato attraverso le maglie della cultura materiale e dell’esperienza pratica segnata dai principali eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale negli ultimi venti anni, a partire dal terremoto umbro-marchigiano del 1997 fino al più recente del 2016.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.