La tecnica del distacco nel restauro dei mosaici, utilizzata a partire dal Settecento principalmente in funzione della vendita delle opere e del collezionismo, aveva il solo scopo della conservazione dell'immagine, tralasciando l'importanza della sua materia e distruggendone i valori tridimensionali: il mosaico era considerato, al pari di una pittura muraria, un'immagine applicata a un muro o a un pavimento e non come parte integrante di essi. Negli ultimi decenni l'interesse e le riflessioni sul restauro del mosaico hanno prodotto fondamentali progressi: si è iniziato a percorrere la strada della conservazione in sito (non solo per quanto riguarda le superfici musive ma anche per i supporti), delle indagini diagnostiche, del minimo intervento e della reversibilità, nell'ottica secondo la quale per quanto oggi un intervento possa sembrare il più corretto ed efficiente è comunque destinato a non essere più considerato tale nel corso del tempo. Analizzando gli interventi del passato ci si rende conto di come non solo nessun metodo si può considerare perfetto, ma anche come le teorie di restauro siano soggette a continui mutamenti.
C. Fiori, R. Riccobene, C. Tedeschi (2008). Tecniche di distacco nel resturo dei mosaici. SAONARA (PADOVA) : Il Prato.
Tecniche di distacco nel resturo dei mosaici
FIORI, CESARE;
2008
Abstract
La tecnica del distacco nel restauro dei mosaici, utilizzata a partire dal Settecento principalmente in funzione della vendita delle opere e del collezionismo, aveva il solo scopo della conservazione dell'immagine, tralasciando l'importanza della sua materia e distruggendone i valori tridimensionali: il mosaico era considerato, al pari di una pittura muraria, un'immagine applicata a un muro o a un pavimento e non come parte integrante di essi. Negli ultimi decenni l'interesse e le riflessioni sul restauro del mosaico hanno prodotto fondamentali progressi: si è iniziato a percorrere la strada della conservazione in sito (non solo per quanto riguarda le superfici musive ma anche per i supporti), delle indagini diagnostiche, del minimo intervento e della reversibilità, nell'ottica secondo la quale per quanto oggi un intervento possa sembrare il più corretto ed efficiente è comunque destinato a non essere più considerato tale nel corso del tempo. Analizzando gli interventi del passato ci si rende conto di come non solo nessun metodo si può considerare perfetto, ma anche come le teorie di restauro siano soggette a continui mutamenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.