Abebuu adekai – letteralmente “contenitori di proverbi” – e note a livello internazionale come fantasy coffins, sono bare-sarcofago utilizzate nelle cerimonie funerarie dai Ga, una popolazione che vive ad Accra, nel sud del Ghana. Prodotte prevalentemente a Teshie e Nungua cominciarono ad essere utilizzate su ampia scala nei primi anni Sessanta, poco dopo l’indipendenza nazionale. Le bare erano dipinte con smalti luminosi e i soggetti – semi di cacao, Mercedes Benz, barche e molti altri – rappresentavano aspetti della vita quotidiana in rapporto a concetti di prestigio e benessere. Benché la maggior parte della letteratura sinora prodotta tenda a presentare le abebuu adekai come simboli diretti della professione o delle aspirazioni del deceduto, in realtà, come emerge dai vari rilievi di campo, le ragioni della loro produzione e utilizzo risultano essere ben più complessi e articolati. Le bare-immagini presenti nelle cerimonie funerarie rinviano in modo indiretto alla struttura economica, alla storia politica e sociale, alle forme della vita materiale dei Ga. Divengono strumento strategico ed essenziale nel manipolare la vita, i suoi codici e le sue regole. Esse appaiono condizionate più da un’ideologia popolare della morte come strategia per guadagnare l’accesso alle risorse produttive, che da un modello religioso “tradizionale” e/o cristiano a cui sono associate.
Roberta Bonetti (2010). Immagini a confronto e in movimento. Abebuu adekai e pratiche funerarie tra i Ga del Ghana.. Bologna : Bononia University Press..
Immagini a confronto e in movimento. Abebuu adekai e pratiche funerarie tra i Ga del Ghana.
BONETTI, ROBERTA
2010
Abstract
Abebuu adekai – letteralmente “contenitori di proverbi” – e note a livello internazionale come fantasy coffins, sono bare-sarcofago utilizzate nelle cerimonie funerarie dai Ga, una popolazione che vive ad Accra, nel sud del Ghana. Prodotte prevalentemente a Teshie e Nungua cominciarono ad essere utilizzate su ampia scala nei primi anni Sessanta, poco dopo l’indipendenza nazionale. Le bare erano dipinte con smalti luminosi e i soggetti – semi di cacao, Mercedes Benz, barche e molti altri – rappresentavano aspetti della vita quotidiana in rapporto a concetti di prestigio e benessere. Benché la maggior parte della letteratura sinora prodotta tenda a presentare le abebuu adekai come simboli diretti della professione o delle aspirazioni del deceduto, in realtà, come emerge dai vari rilievi di campo, le ragioni della loro produzione e utilizzo risultano essere ben più complessi e articolati. Le bare-immagini presenti nelle cerimonie funerarie rinviano in modo indiretto alla struttura economica, alla storia politica e sociale, alle forme della vita materiale dei Ga. Divengono strumento strategico ed essenziale nel manipolare la vita, i suoi codici e le sue regole. Esse appaiono condizionate più da un’ideologia popolare della morte come strategia per guadagnare l’accesso alle risorse produttive, che da un modello religioso “tradizionale” e/o cristiano a cui sono associate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.