Intorno al 1770 il francescano Giambattista Martini (1706-1784) avviò nel convento di San Francesco in Bologna una raccolta di ritratti di musicisti, contemporanei e del passato. Tra i tanti pezzi prelibati che l’insigne teorico, erudito e storico della musica seppe attrarre da ogni parte d’Italia e d’Europa spiccano – per citare soltanto i più famosi – il J.C. Bach di Gainsborough, il Farinelli di Corrado Giaquinto, un ritratto di Mozart ventunenne, oltre al trompe-l’œil degli scaffali di libreria di G.M. Crespi. Con l’istituzione del Liceo musicale (1804) la collezione passò alla città di Bologna e sull’arco di due secoli si è viepiù arricchita: basti ricordare i ritratti di Isabel Colbran, Rossini, Martucci, M.E. Bossi, nonché l’Arrigo Serato di Casorati. Dei 312 ritratti – oggi uno dei vanti del Museo della Musica – circa la metà riguardano membri dell’Accademia Filarmonica, fondata nel 1666, e docenti del Liceo musicale, poi Conservatorio statale. Il catalogo generale dell’iconoteca, frutto del lavoro di una équipe di storici dell’arte e della musica avviato nel 1984, ne descrive analiticamente storia e contenuto. Tutti i dipinti sono riprodotti a colori, 58 di essi a piena pagina.
L Bianconi, A Mazza, M C Casali Pedrielli, G Degli Esposti, N Usula, A Vitolo (2018). I ritratti del Museo della Musica di Bologna da padre Martini al Liceo musicale. Firenze : Leo S. Olschki.
I ritratti del Museo della Musica di Bologna da padre Martini al Liceo musicale
L Bianconi;N Usula;
2018
Abstract
Intorno al 1770 il francescano Giambattista Martini (1706-1784) avviò nel convento di San Francesco in Bologna una raccolta di ritratti di musicisti, contemporanei e del passato. Tra i tanti pezzi prelibati che l’insigne teorico, erudito e storico della musica seppe attrarre da ogni parte d’Italia e d’Europa spiccano – per citare soltanto i più famosi – il J.C. Bach di Gainsborough, il Farinelli di Corrado Giaquinto, un ritratto di Mozart ventunenne, oltre al trompe-l’œil degli scaffali di libreria di G.M. Crespi. Con l’istituzione del Liceo musicale (1804) la collezione passò alla città di Bologna e sull’arco di due secoli si è viepiù arricchita: basti ricordare i ritratti di Isabel Colbran, Rossini, Martucci, M.E. Bossi, nonché l’Arrigo Serato di Casorati. Dei 312 ritratti – oggi uno dei vanti del Museo della Musica – circa la metà riguardano membri dell’Accademia Filarmonica, fondata nel 1666, e docenti del Liceo musicale, poi Conservatorio statale. Il catalogo generale dell’iconoteca, frutto del lavoro di una équipe di storici dell’arte e della musica avviato nel 1984, ne descrive analiticamente storia e contenuto. Tutti i dipinti sono riprodotti a colori, 58 di essi a piena pagina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.