L’articolo analizza, in una prospettiva storico-geografica, una serie di fotografie storiche, inedite o poco note, relative ai Gessi di Monte Mauro e Monte della Volpe, appartenenti alla Vena del Gesso romagnola. Nuovi dati emergono in particolare circa Monte Tondo e il sistema carsico del Re Tiberio (ne è stata rintracciata quella che dovrebbe essere la più antica immagine fotografica di una cavità naturale nei gessi dell’Emilia-Romagna, già appartenuta allo scienziato imolese Giuseppe Scarabelli e databile al 1871 circa), nonché riguardo all’evoluzione del centro demico di Crivellari (Riolo Terme), posto sul versante nord della Vena, tra XIX e XX secolo. Da un confronto tra gli scatti storici e la situazione attuale, assumono preminenza il forte impatto sul paesaggio dell’attività estrattiva novecentesca, nonché l’impressionante aumento della copertura boschiva, connesso allo spopolamento qui verificatosi durante la seconda metà del Novecento.
Stefano Piastra (2019). L’importanza della fotografia storica nell’analisi territoriale. Casi di studio nei Gessi di Monte Mauro e Monte della Volpe. Bologna : Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna.
L’importanza della fotografia storica nell’analisi territoriale. Casi di studio nei Gessi di Monte Mauro e Monte della Volpe
Stefano Piastra
2019
Abstract
L’articolo analizza, in una prospettiva storico-geografica, una serie di fotografie storiche, inedite o poco note, relative ai Gessi di Monte Mauro e Monte della Volpe, appartenenti alla Vena del Gesso romagnola. Nuovi dati emergono in particolare circa Monte Tondo e il sistema carsico del Re Tiberio (ne è stata rintracciata quella che dovrebbe essere la più antica immagine fotografica di una cavità naturale nei gessi dell’Emilia-Romagna, già appartenuta allo scienziato imolese Giuseppe Scarabelli e databile al 1871 circa), nonché riguardo all’evoluzione del centro demico di Crivellari (Riolo Terme), posto sul versante nord della Vena, tra XIX e XX secolo. Da un confronto tra gli scatti storici e la situazione attuale, assumono preminenza il forte impatto sul paesaggio dell’attività estrattiva novecentesca, nonché l’impressionante aumento della copertura boschiva, connesso allo spopolamento qui verificatosi durante la seconda metà del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.