Il volume analizza la domanda congressuale italiana ed identifica le variabili da cui dipende mostrando un legame con l'evoluzione del ciclo che è descritto da un processo di tipo accelerativo; la volatilità del livello di attività congressuale generata da tale processo è pertanto amplificata rispetto alla dinamica dell'economia globale, perchè il livello dell’attività congressuale risulta funzione delle variazioni della produzione netta (PIL) La variabilità della domanda congressuale misurata a livello aggregato si accentua nell’analisi disaggregata (per territori e per location), poiché la crisi economica agisce in modo differenziato sui segmenti di domanda rivolti ai diversi comparti (Alberghi congressuali, palacongressi, residenze storiche, aule universitarie, sale aziendali, teatri e cinema utilizzati anche per ospitare eventi aggregativi) e alle diverse tipologie di destinazione (metropoli, città d’arte, centri urbani e destinazioni turistiche). I caratteri specifici del legame fra ciclo economico e domanda congressuale sono conseguenti alle funzioni e ai bisogni cui risponde la produzione congressuale. Gli eventi congressuali rispondono infatti da un lato alla domanda delle imprese e dall’altro alle esigenze di qualificazione dei singoli (professionisti, tecnici, artigiani, giovani in formazione, ecc.). Le imprese ricorrono a questi eventi sia per soddisfare esigenze di comunicazione rispetto alle diverse categorie di stakeholder (clienti, azionisti, dipendenti, policy maker), sia per esigenze di sviluppo delle conoscenze, sia per l’introduzione delle innovazioni nei processi e nei prodotti. Nell’attuale economia della conoscenza gli eventi congressuali rispondono anche ad una domanda di carattere individuale (personale o familiare) che costituisce la principale novità del Nuovo Millennio in quanto soddisfa esigenze di aggiornamento e formazione professionale, di diffusione dell’informazione sulle nuove tecnologie, sull’innovazione organizzativa e sulle novità legislative che i singoli professioni o tecnici sentono personalmente o per vincoli di appartenenza a ordini o collegi. Nella seconda parte viene analizzata in particolare la domanda proveniente dal sistema delle imprese e il legame di tale componente con il ciclo economico. Oltre alle fluttuazioni congiunturali l'A analizza anche i trend strutturali ed i fenomeni di isteresi mettendne in evidenza le connessioni con il livello dell’occupazione (dipendente e autonoma). Infine le strategie di gestione dei rischi conseguenti alla volatilità derivante dai processi di tipo accelerativo sono descritte con riferimento alle loro implicazioni per la redditività delle aziende congressuali. L'analisi della nati-mortalità delle aziende congressuali si dimostra essere connessa proprio all'instabilità generata dai cicli economici: in occasione delle crisi molte aziende escono dal mercato.Nel sistema congressuale italiano le strategie di management della volatilità non risultano particolarmente evolute e cio ne impedisce un efficace posizionamento di mercato, ostacola la fidelizzazione dei clienti (promotori di eventi) e genera un’instabilità a carattere stagionale che si sovrappone all’instabilità proveniente dalla dinamica della domanda.. Gli effetti della crisi si manifestano pertanto in forme assai diverse nel sistema di aziende congressuali operanti sul territorio italiano. La riduzione della domanda si manifesta in modo differenziato per aziende e destinazioni. Le strutture maggiormente professionali registrano andamenti positivi anche durante le fasi recessive, mentre quelle meno professionali, subiscono la volatilità della domanda Le differenti performance delle aziende congressuali si ripercuotono direttamente sulle performance delle destinazioni in cui operano tali aziende. Laddove prevalgono aziende congressuali professionali le conseguenze della recessione sono limitate o nulle, mentre nelle località in cui prevalgono aziende che considerano l’att...

A. Gardini (2008). L'attività congressuale nella recessione. MILANO : Ediman.

L'attività congressuale nella recessione

GARDINI, ATTILIO
2008

Abstract

Il volume analizza la domanda congressuale italiana ed identifica le variabili da cui dipende mostrando un legame con l'evoluzione del ciclo che è descritto da un processo di tipo accelerativo; la volatilità del livello di attività congressuale generata da tale processo è pertanto amplificata rispetto alla dinamica dell'economia globale, perchè il livello dell’attività congressuale risulta funzione delle variazioni della produzione netta (PIL) La variabilità della domanda congressuale misurata a livello aggregato si accentua nell’analisi disaggregata (per territori e per location), poiché la crisi economica agisce in modo differenziato sui segmenti di domanda rivolti ai diversi comparti (Alberghi congressuali, palacongressi, residenze storiche, aule universitarie, sale aziendali, teatri e cinema utilizzati anche per ospitare eventi aggregativi) e alle diverse tipologie di destinazione (metropoli, città d’arte, centri urbani e destinazioni turistiche). I caratteri specifici del legame fra ciclo economico e domanda congressuale sono conseguenti alle funzioni e ai bisogni cui risponde la produzione congressuale. Gli eventi congressuali rispondono infatti da un lato alla domanda delle imprese e dall’altro alle esigenze di qualificazione dei singoli (professionisti, tecnici, artigiani, giovani in formazione, ecc.). Le imprese ricorrono a questi eventi sia per soddisfare esigenze di comunicazione rispetto alle diverse categorie di stakeholder (clienti, azionisti, dipendenti, policy maker), sia per esigenze di sviluppo delle conoscenze, sia per l’introduzione delle innovazioni nei processi e nei prodotti. Nell’attuale economia della conoscenza gli eventi congressuali rispondono anche ad una domanda di carattere individuale (personale o familiare) che costituisce la principale novità del Nuovo Millennio in quanto soddisfa esigenze di aggiornamento e formazione professionale, di diffusione dell’informazione sulle nuove tecnologie, sull’innovazione organizzativa e sulle novità legislative che i singoli professioni o tecnici sentono personalmente o per vincoli di appartenenza a ordini o collegi. Nella seconda parte viene analizzata in particolare la domanda proveniente dal sistema delle imprese e il legame di tale componente con il ciclo economico. Oltre alle fluttuazioni congiunturali l'A analizza anche i trend strutturali ed i fenomeni di isteresi mettendne in evidenza le connessioni con il livello dell’occupazione (dipendente e autonoma). Infine le strategie di gestione dei rischi conseguenti alla volatilità derivante dai processi di tipo accelerativo sono descritte con riferimento alle loro implicazioni per la redditività delle aziende congressuali. L'analisi della nati-mortalità delle aziende congressuali si dimostra essere connessa proprio all'instabilità generata dai cicli economici: in occasione delle crisi molte aziende escono dal mercato.Nel sistema congressuale italiano le strategie di management della volatilità non risultano particolarmente evolute e cio ne impedisce un efficace posizionamento di mercato, ostacola la fidelizzazione dei clienti (promotori di eventi) e genera un’instabilità a carattere stagionale che si sovrappone all’instabilità proveniente dalla dinamica della domanda.. Gli effetti della crisi si manifestano pertanto in forme assai diverse nel sistema di aziende congressuali operanti sul territorio italiano. La riduzione della domanda si manifesta in modo differenziato per aziende e destinazioni. Le strutture maggiormente professionali registrano andamenti positivi anche durante le fasi recessive, mentre quelle meno professionali, subiscono la volatilità della domanda Le differenti performance delle aziende congressuali si ripercuotono direttamente sulle performance delle destinazioni in cui operano tali aziende. Laddove prevalgono aziende congressuali professionali le conseguenze della recessione sono limitate o nulle, mentre nelle località in cui prevalgono aziende che considerano l’att...
2008
75
A. Gardini (2008). L'attività congressuale nella recessione. MILANO : Ediman.
A. Gardini
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