L’intervento si propone di affrontare il tema del Personal Digital Archiving con particolare riferimento agli archivi di letterati, fornendo da una parte un quadro aggiornato sugli sviluppi più recenti del dibattito in corso e dall’altro descrivendo l’intervento d’inventariazione e riordinamento dell’archivio “ibrido” – contenente cioè documenti sia cartacei che digitali – di Massimo Vannucci (1957-2012), politico e imprenditore. Si tratta probabilmente del primo caso in Italia di intervento su un archivio digitale di persona: la documentazione risale prevalentemente al periodo compreso fra il 2005 e il 2012, quindi all'epoca dell’attività politica di Vannucci, ed è proprio la natura ibrida dei materiali a determinare l’originalità dell'intervento: e-mail archiviate sia nel client di posta che sulla webmail; documenti rinvenuti nel computer e nello smartphone; post sui social media, si aggiungono alla documentazione cartacea, costituendo a tutti gli effetti un archivio “ibrido” di persona. Oltre a illustrare il lavoro svolto, l’intervento si pone l’obiettivo di aprire una riflessione sulle criticità connesse con la formazione degli archivi di persona in ambiente digitale: tematiche di importanza fondamentale se si pensa che gli archivi – non soltanto di persona – diventeranno totalmente digitali nel giro di poco tempo, dato che i trend evolutivi degli ultimi anni hanno registrato una fortissima accelerazione in tale direzione. È urgente, quindi, aprirsi al confronto su queste tematiche e individuare soluzioni che permettano di conservare per il futuro gli archivi digitali che si stanno oggi formando.
Allegrezza, S., Feliciati, P., Belisario, E., Vassallo, S., Carbé, E., Baldini, P., et al. (2018). Archivi digitali d’autore: ipotesi di lavoro. Bologna : AIUCD.
Archivi digitali d’autore: ipotesi di lavoro
Allegrezza, Stefano
;
2018
Abstract
L’intervento si propone di affrontare il tema del Personal Digital Archiving con particolare riferimento agli archivi di letterati, fornendo da una parte un quadro aggiornato sugli sviluppi più recenti del dibattito in corso e dall’altro descrivendo l’intervento d’inventariazione e riordinamento dell’archivio “ibrido” – contenente cioè documenti sia cartacei che digitali – di Massimo Vannucci (1957-2012), politico e imprenditore. Si tratta probabilmente del primo caso in Italia di intervento su un archivio digitale di persona: la documentazione risale prevalentemente al periodo compreso fra il 2005 e il 2012, quindi all'epoca dell’attività politica di Vannucci, ed è proprio la natura ibrida dei materiali a determinare l’originalità dell'intervento: e-mail archiviate sia nel client di posta che sulla webmail; documenti rinvenuti nel computer e nello smartphone; post sui social media, si aggiungono alla documentazione cartacea, costituendo a tutti gli effetti un archivio “ibrido” di persona. Oltre a illustrare il lavoro svolto, l’intervento si pone l’obiettivo di aprire una riflessione sulle criticità connesse con la formazione degli archivi di persona in ambiente digitale: tematiche di importanza fondamentale se si pensa che gli archivi – non soltanto di persona – diventeranno totalmente digitali nel giro di poco tempo, dato che i trend evolutivi degli ultimi anni hanno registrato una fortissima accelerazione in tale direzione. È urgente, quindi, aprirsi al confronto su queste tematiche e individuare soluzioni che permettano di conservare per il futuro gli archivi digitali che si stanno oggi formando.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.