Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento degli episodi e degli allarmi connessi a malattie trasmesse da artropodi vettori, tra le quali infezioni virali (West Nile Disease, Bluetongue) e patologie protozoarie (Leishmaniosi), che rivestono un particolare interesse per la sanità pubblica. I cambiamenti climatici ed il contemporaneo aumento della movimentazione di merci, animali e degli spostamenti di persone, hanno incrementato la possibilità che specie esotiche di insetti e agenti patogeni entrino e si stabiliscano nel nostro territorio. Per tale motivo si è ritenuto necessario progettare e sviluppare un sistema regionale di sorveglianza in grado di rispondere adeguatamente a problematiche presenti e potenziali. Obiettivo del progetto è quello di creare un sistema regionale di sorveglianza tramite una rete interdisciplinare che fornisca, da un lato, informazioni sulle popolazioni (presenza e dinamica di popolazione) dei vettori potenziali e riconosciuti di agenti patogeni e dall’altro controlli, attraverso opportune indagini di laboratorio, la presenza di agenti patogeni nella popolazione dei vettori, degli animali domestici e umana. E’ stato quindi costituito un gruppo di lavoro, coordinato dalla DG Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna, composto da medici, veterinari ed entomologi operanti sia sul territorio, sia in strutture di ricerca e sperimentazione. Le attività sono state indirizzate all’attivazione di un sistema di sorveglianza entomologica per alcuni vettori; allo sviluppo di metodiche diagnostiche per la rilevazione di arbovirus agenti di zoonosi; alla predisposizione di un percorso formativo, indispensabile alla costituzione di una rete di operatori sanitari addestrati alla gestione di un sistema di sorveglianza. E’ stata inoltre selezionata la leishmaniosi come item per lo sviluppo di sistema pilota. Disporre in loco di una rete di competenze multidisciplinare ha permesso, a solo due mesi dall’avvio del progetto, di gestire con successo l’epidemia di Chikungunya che si è verificata in Romagna durante l’estate 2007. A soli 15 giorni dalla segnalazione dei primi casi umani è stato possibile eseguire la diagnosi, isolando il virus dall’insetto vettore (Aedes albopictus), predisporre un sistema di segnalazione dei sospetti clinici e di conferma diagnostica dei casi umani, effettuare programmi di disinfestazione localizzati alle aree infette che hanno permesso di controllare ed estinguere in tempi relativamente rapidi l’epidemia.
Tamba M., Venturi L., Angelini P., Baldelli R., Bellini R., Borrini BM., et al. (2008). Sviluppo di un piano di sorveglianza sulle malattie trasmesse da vettori nella regione Emilia-Romagna.. ROMA : Istituto Superiore di Sanità.
Sviluppo di un piano di sorveglianza sulle malattie trasmesse da vettori nella regione Emilia-Romagna.
BALDELLI, RAFFAELLA;POGLAYEN, GIOVANNI;
2008
Abstract
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento degli episodi e degli allarmi connessi a malattie trasmesse da artropodi vettori, tra le quali infezioni virali (West Nile Disease, Bluetongue) e patologie protozoarie (Leishmaniosi), che rivestono un particolare interesse per la sanità pubblica. I cambiamenti climatici ed il contemporaneo aumento della movimentazione di merci, animali e degli spostamenti di persone, hanno incrementato la possibilità che specie esotiche di insetti e agenti patogeni entrino e si stabiliscano nel nostro territorio. Per tale motivo si è ritenuto necessario progettare e sviluppare un sistema regionale di sorveglianza in grado di rispondere adeguatamente a problematiche presenti e potenziali. Obiettivo del progetto è quello di creare un sistema regionale di sorveglianza tramite una rete interdisciplinare che fornisca, da un lato, informazioni sulle popolazioni (presenza e dinamica di popolazione) dei vettori potenziali e riconosciuti di agenti patogeni e dall’altro controlli, attraverso opportune indagini di laboratorio, la presenza di agenti patogeni nella popolazione dei vettori, degli animali domestici e umana. E’ stato quindi costituito un gruppo di lavoro, coordinato dalla DG Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna, composto da medici, veterinari ed entomologi operanti sia sul territorio, sia in strutture di ricerca e sperimentazione. Le attività sono state indirizzate all’attivazione di un sistema di sorveglianza entomologica per alcuni vettori; allo sviluppo di metodiche diagnostiche per la rilevazione di arbovirus agenti di zoonosi; alla predisposizione di un percorso formativo, indispensabile alla costituzione di una rete di operatori sanitari addestrati alla gestione di un sistema di sorveglianza. E’ stata inoltre selezionata la leishmaniosi come item per lo sviluppo di sistema pilota. Disporre in loco di una rete di competenze multidisciplinare ha permesso, a solo due mesi dall’avvio del progetto, di gestire con successo l’epidemia di Chikungunya che si è verificata in Romagna durante l’estate 2007. A soli 15 giorni dalla segnalazione dei primi casi umani è stato possibile eseguire la diagnosi, isolando il virus dall’insetto vettore (Aedes albopictus), predisporre un sistema di segnalazione dei sospetti clinici e di conferma diagnostica dei casi umani, effettuare programmi di disinfestazione localizzati alle aree infette che hanno permesso di controllare ed estinguere in tempi relativamente rapidi l’epidemia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.