Sulle questioni legate alla memoria dello spettacolo dal vivo gli studi e le pratiche nell’ambito del teatro e della danza - e non solo in questo ambito - si stanno negli ultimi anni interrogando con insistenza, tra infinite declinazioni di modalità del rifare titoli del passato, costruzione di eterogenei sistemi di archiviazione, definizione di sistemi pensati per trasmettere competenze. L’esempio luminoso e intelligente di Cristiana Morganti permette di affondare in questo complesso tema attraverso la meraviglia di una conferenza-spettacolo danzata e parlata – Moving with Pina (7 marzo) - che sceglie di dichiarare nel proprio titolo la presenza di quella Pina (Bausch) con la quale la Morganti ha lavorato per circa venti anni, come interprete solista del Tanztheater Wuppertal: una maestra-compagna imponente, della quale è evidentemente possibile raccogliere ed elaborare la ricca eredità in modo da farla serenamente propria, per rilanciarla, anzi, in un percorso creativo originale. Il progetto Eredità danzate. Cristiana Morganti, di cui la conferenza-spettacolo è il nucleo, si aprirà con un pomeriggio di proiezioni (6 marzo) dedicate al lavoro della Bausch e dei suoi danzatori negli anni Settanta e Ottanta e si chiuderà con una tavola rotonda (8 marzo) dedicata a riflettere sulle relazioni tra Pina Bausch e la scena italiana, ieri e oggi, attraverso la voce di tre studiose - Leonetta Bentivoglio, Eugenia Casini Ropa, Elena Cervellati – e della stessa Cristiana Morganti. Tre diverse vie, quindi, per fare esperienza di una memoria intesa non come immobile deposito, ma come luogo di elaborazione di azioni sempre nuove e vitali. Il progetto è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione/Arena del Sole e con Cro.me – Cronaca e Memoria dello Spettacolo.

Elena Cervellati (2018). Eredità danzate. Cristiana Morganti.

Eredità danzate. Cristiana Morganti

Elena Cervellati
2018

Abstract

Sulle questioni legate alla memoria dello spettacolo dal vivo gli studi e le pratiche nell’ambito del teatro e della danza - e non solo in questo ambito - si stanno negli ultimi anni interrogando con insistenza, tra infinite declinazioni di modalità del rifare titoli del passato, costruzione di eterogenei sistemi di archiviazione, definizione di sistemi pensati per trasmettere competenze. L’esempio luminoso e intelligente di Cristiana Morganti permette di affondare in questo complesso tema attraverso la meraviglia di una conferenza-spettacolo danzata e parlata – Moving with Pina (7 marzo) - che sceglie di dichiarare nel proprio titolo la presenza di quella Pina (Bausch) con la quale la Morganti ha lavorato per circa venti anni, come interprete solista del Tanztheater Wuppertal: una maestra-compagna imponente, della quale è evidentemente possibile raccogliere ed elaborare la ricca eredità in modo da farla serenamente propria, per rilanciarla, anzi, in un percorso creativo originale. Il progetto Eredità danzate. Cristiana Morganti, di cui la conferenza-spettacolo è il nucleo, si aprirà con un pomeriggio di proiezioni (6 marzo) dedicate al lavoro della Bausch e dei suoi danzatori negli anni Settanta e Ottanta e si chiuderà con una tavola rotonda (8 marzo) dedicata a riflettere sulle relazioni tra Pina Bausch e la scena italiana, ieri e oggi, attraverso la voce di tre studiose - Leonetta Bentivoglio, Eugenia Casini Ropa, Elena Cervellati – e della stessa Cristiana Morganti. Tre diverse vie, quindi, per fare esperienza di una memoria intesa non come immobile deposito, ma come luogo di elaborazione di azioni sempre nuove e vitali. Il progetto è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione/Arena del Sole e con Cro.me – Cronaca e Memoria dello Spettacolo.
2018
Elena Cervellati (2018). Eredità danzate. Cristiana Morganti.
Elena Cervellati
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