Analisi del film Lo specchio della vita, l’ultimo film americano di Douglas Sirk e summa delle qualità narrative e stilistiche dei suoi melodrammi: colorismo carico ed emblematico, l'uso operistico delle canzoni, l'uso simbolico della luce, Nel pieno tramonto dell’era classica, il cinema di Sirk gioca quindi con il falso, trasformando la commedia della rinascita e del successo offerti dallo show business (il modello potrebbe essere A Star is Born, Wellmann Conway, 1937) in racconto delle trasfigurazioni attuate dal cinema sul corpo e sull’identità come prigioni imposte da una inevitabile e dilagante menzogna
Sara Pesce (2018). Lo specchio della vita. Bologna : Cue Press.
Lo specchio della vita
Sara Pesce
2018
Abstract
Analisi del film Lo specchio della vita, l’ultimo film americano di Douglas Sirk e summa delle qualità narrative e stilistiche dei suoi melodrammi: colorismo carico ed emblematico, l'uso operistico delle canzoni, l'uso simbolico della luce, Nel pieno tramonto dell’era classica, il cinema di Sirk gioca quindi con il falso, trasformando la commedia della rinascita e del successo offerti dallo show business (il modello potrebbe essere A Star is Born, Wellmann Conway, 1937) in racconto delle trasfigurazioni attuate dal cinema sul corpo e sull’identità come prigioni imposte da una inevitabile e dilagante menzognaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.