Concerto d’inaugurazione della “Festa Internazionale della Storia”. Sala Stabat Mater, Biblioteca dell’Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna Il Programma è dedicato al mandolino napoletano del XVIII secolo e prevede l’esecuzione di composizioni di Emanuele Barbella (Napoli 1718 – Napoli 1777), Giovanni Battista Gervasio (c.1725 - c.1785) e Paolo Altieri (Napoli 1745 – Noto 1820). Tutti musicisti napoletani del XVIII secolo. E’ agli anni Quaranta di questo secolo, infatti, che gli organologi fanno verosimilmente risalire le prime tracce di quel nuovo mandolino a 4 ordini, accordato per quinte come il violino, con corde metalliche pizzicate con un plettro ricavato da penna di uccello, ponte mobile e curvatura della tavola armonica, che andrà man mano sostituendo il vecchio mandolino “barocco” a 4, 5 e 6 cori, accordato per quarte e suonato prevalentemente con i polpastrelli. Questa grande rivoluzione avviene tra Roma e Napoli, e sarà una famiglia di liutai napoletani, i Vinaccia, a perfezionare e a darci, nell’epoca d’oro del Regno di Napoli, quello che è stato definito dagli stessi contemporanei il mandolino napoletano, o mandoline. Parigi fu infatti il luogo nel quale furono pubblicati i primi metodi pour jouer de la mandoline, scritti dai virtuosi di mandolino napoletani, tra i quali Giovanni Battista Gervasio, che si esibivano in tutta Europa, insegnando lo strumento alle dames e all’aristocrazia illuminata. Di Emanuele Barbella e Giovanni Battista eseguiremo tre composizioni i cui manoscritti sono attualmente raccolti nella Collezione Gimo e conservati nella Biblioteca “Carolina Rediviva” dell’Università di Uppsala, in Svezia. I manoscritti furono portati in Svezia da un rampollo di una famiglia svedese di origine ugonotta francese, Jean Lefebure, durante il suo tour europeo condotto insieme con il precettore Bengt Ferrner, dal 1758 al 1763. Giovanni Battista Gervasio (c.1725-c.1785) è stato virtuoso mandolinista e didatta, viaggiando da Napoli nelle maggiori capitali europee dell’epoca, iniziatore delle grandi scuole mandolinistiche del Settecento, pubblicando a Parigi il Méthode très facile pour apprendre à jouer de la Mandoline à quatre Cordes, 1767. Emanuele Barbella (Napoli, 14 aprile 1718- Napoli, 1 gennaio 1977), compositore, virtuoso violinista e insegnante, studiò violino e composizione al Conservatorio di Santa Maria di Loreto. Le sue composizioni per mandolino contenute nella Collezione Gimo, rispecchiano uno stile compositivo raffinato e colto. Paolo Altieri, compositore vissuto tra Napoli e Noto, in Sicilia, dove vi giunse nel 1768, dopo 12 anni e 6 mesi di permanenza come docente al Conservatorio di S. Maria di Loreto, conservatorio nel quale era stato allievo di Fedele Fenaroli e Domenico Marchetti. Restano ancora misteriose le motivazioni che lo spinsero ad abbandonare una brillante carriers nel conservatorio di Napoli per recarsi nella più lontana provincia del Regno Borbonico. Altieri fu un compositore prolifico; la sua biblioteca musicale, di cui ci restano 99 volumi ma che in origine ne comprendeva 130, contiene un numero altissimo di sue composizioni, circa 450, tra sacre, profane e strumentali. La sua biblioteca è probabilmente l'unico esempio di biblioteca musicale personale di un compositore colto napoletano giunta fino a noi. Morì il 17 ottobre 1820 all'età di 75 anni. Queste composizioni rappresentano un esempio brillante dello “stile galante” e della cosiddetta Scuola napoletana del XVIII sec. Un repertorio squisitamente “urbano” e galante, composto per essere suonato anche da amatori, per “conversazioni tra amici” nelle mura domestiche, o anche per il solo piacere personale. Galanterie a Plettri è una nuova formazione strumentale che nasce nell’ambito del progetto di ricerca Il mandolino a Napoli nel Settecento, coordinato dall’Università di Bologna in collaborazione con l’Università di Uppsala e l’Accademia Mandolinistica Napoletana (www.mandolinonapoli700.com). L’Ensemble è espressamente dedicata all’interpretazione di musiche per mandolino napoletano del Settecento. Il tratto innovativo e originale di questa formazione è che essa è composta integralmente da mandolini e strumenti storici, originali o copie di modelli settecenteschi. La direzione artistica dell’Ensemble è affidata al mandolinista Mauro Squillante, considerato uno specialista negli strumenti antichi a plettro. (Anna Rita Addessi)

Addessi A.R: (2018). Concerto di Inaugurazione della Festa Internazionale della Storia 2018.

Concerto di Inaugurazione della Festa Internazionale della Storia 2018

Addessi A. R:
2018

Abstract

Concerto d’inaugurazione della “Festa Internazionale della Storia”. Sala Stabat Mater, Biblioteca dell’Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna Il Programma è dedicato al mandolino napoletano del XVIII secolo e prevede l’esecuzione di composizioni di Emanuele Barbella (Napoli 1718 – Napoli 1777), Giovanni Battista Gervasio (c.1725 - c.1785) e Paolo Altieri (Napoli 1745 – Noto 1820). Tutti musicisti napoletani del XVIII secolo. E’ agli anni Quaranta di questo secolo, infatti, che gli organologi fanno verosimilmente risalire le prime tracce di quel nuovo mandolino a 4 ordini, accordato per quinte come il violino, con corde metalliche pizzicate con un plettro ricavato da penna di uccello, ponte mobile e curvatura della tavola armonica, che andrà man mano sostituendo il vecchio mandolino “barocco” a 4, 5 e 6 cori, accordato per quarte e suonato prevalentemente con i polpastrelli. Questa grande rivoluzione avviene tra Roma e Napoli, e sarà una famiglia di liutai napoletani, i Vinaccia, a perfezionare e a darci, nell’epoca d’oro del Regno di Napoli, quello che è stato definito dagli stessi contemporanei il mandolino napoletano, o mandoline. Parigi fu infatti il luogo nel quale furono pubblicati i primi metodi pour jouer de la mandoline, scritti dai virtuosi di mandolino napoletani, tra i quali Giovanni Battista Gervasio, che si esibivano in tutta Europa, insegnando lo strumento alle dames e all’aristocrazia illuminata. Di Emanuele Barbella e Giovanni Battista eseguiremo tre composizioni i cui manoscritti sono attualmente raccolti nella Collezione Gimo e conservati nella Biblioteca “Carolina Rediviva” dell’Università di Uppsala, in Svezia. I manoscritti furono portati in Svezia da un rampollo di una famiglia svedese di origine ugonotta francese, Jean Lefebure, durante il suo tour europeo condotto insieme con il precettore Bengt Ferrner, dal 1758 al 1763. Giovanni Battista Gervasio (c.1725-c.1785) è stato virtuoso mandolinista e didatta, viaggiando da Napoli nelle maggiori capitali europee dell’epoca, iniziatore delle grandi scuole mandolinistiche del Settecento, pubblicando a Parigi il Méthode très facile pour apprendre à jouer de la Mandoline à quatre Cordes, 1767. Emanuele Barbella (Napoli, 14 aprile 1718- Napoli, 1 gennaio 1977), compositore, virtuoso violinista e insegnante, studiò violino e composizione al Conservatorio di Santa Maria di Loreto. Le sue composizioni per mandolino contenute nella Collezione Gimo, rispecchiano uno stile compositivo raffinato e colto. Paolo Altieri, compositore vissuto tra Napoli e Noto, in Sicilia, dove vi giunse nel 1768, dopo 12 anni e 6 mesi di permanenza come docente al Conservatorio di S. Maria di Loreto, conservatorio nel quale era stato allievo di Fedele Fenaroli e Domenico Marchetti. Restano ancora misteriose le motivazioni che lo spinsero ad abbandonare una brillante carriers nel conservatorio di Napoli per recarsi nella più lontana provincia del Regno Borbonico. Altieri fu un compositore prolifico; la sua biblioteca musicale, di cui ci restano 99 volumi ma che in origine ne comprendeva 130, contiene un numero altissimo di sue composizioni, circa 450, tra sacre, profane e strumentali. La sua biblioteca è probabilmente l'unico esempio di biblioteca musicale personale di un compositore colto napoletano giunta fino a noi. Morì il 17 ottobre 1820 all'età di 75 anni. Queste composizioni rappresentano un esempio brillante dello “stile galante” e della cosiddetta Scuola napoletana del XVIII sec. Un repertorio squisitamente “urbano” e galante, composto per essere suonato anche da amatori, per “conversazioni tra amici” nelle mura domestiche, o anche per il solo piacere personale. Galanterie a Plettri è una nuova formazione strumentale che nasce nell’ambito del progetto di ricerca Il mandolino a Napoli nel Settecento, coordinato dall’Università di Bologna in collaborazione con l’Università di Uppsala e l’Accademia Mandolinistica Napoletana (www.mandolinonapoli700.com). L’Ensemble è espressamente dedicata all’interpretazione di musiche per mandolino napoletano del Settecento. Il tratto innovativo e originale di questa formazione è che essa è composta integralmente da mandolini e strumenti storici, originali o copie di modelli settecenteschi. La direzione artistica dell’Ensemble è affidata al mandolinista Mauro Squillante, considerato uno specialista negli strumenti antichi a plettro. (Anna Rita Addessi)
2018
Addessi A.R: (2018). Concerto di Inaugurazione della Festa Internazionale della Storia 2018.
Addessi A.R:
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/679324
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