Organizzato dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna con un contributo di Unibocultura Venerdì 2 febbraio 2017 | ore 21 Auditorium Enzo Biagi | Sala Borsa - Piazza del Nettuno 3, Bologna È ormai una consuetudine, dal 2011, che in corrispondenza di ArteFiera e nel quadro di ArtCity, si tenga nel venerdì di quel periodo, un incontro serale volto a richiamare in scena un protagonista delle Settimane Internazionali della Performance svoltesi nella nostra città dal 1977 al 1982. Quest’anno l’omaggio sarà rivolto alla coppia Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian (entrambi nati nel 1942), già presenti nella prima di quelle Settimane con audaci esperimenti incentrati su un organo trascurato come l’olfatto. Una recente e felice operazione del MAMbo ha ridato in facsimile il catalogo di quella Settimana, in cui quindi si può trovare una documentazione di quelle loro prove precoci. Con queste e altre successive operazioni i due si sono dati il compito di ridare tangibilità, spessore, esistenza perfino materica, se non proprio olfattiva, a vecchie pellicole, non certo “restaurandole”, ma anzi accrescendone il senso di invecchiamento, con viraggi cromatici, sgranature e altri effetti. Questa loro produzione ha ottenuto un successo internazionale incredibile, con mostre al Pompidou di Parigi, al MoMA di New York, alla nostra Biennale di Venezia dove sono stati anche insigniti di un Leon d’oro. L’ultimo successo è la retrospettiva concessa loro dalla Documenta di Kassel del 2017. Accanto a questa attività cinematografica, la coppia ne svolge un’altra, tale da confermare la loro aderenza ai valori sensibili. Si tratta infatti di appunti visivi, tracce di viaggi, perlustrazioni, riflessioni, il tutto registrato con tracciati freschi, veloci, felicemente stenografici. Al solito, la serata consisterà in un dialogo tra i due artisti e il conduttore Barilli, su una selezione di immagini delle loro opere scorrenti in proiezione.
Grandi, S. (2018). Incontro con Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian.
Incontro con Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian
Grandi, Silvia
Membro del Collaboration Group
2018
Abstract
Organizzato dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna con un contributo di Unibocultura Venerdì 2 febbraio 2017 | ore 21 Auditorium Enzo Biagi | Sala Borsa - Piazza del Nettuno 3, Bologna È ormai una consuetudine, dal 2011, che in corrispondenza di ArteFiera e nel quadro di ArtCity, si tenga nel venerdì di quel periodo, un incontro serale volto a richiamare in scena un protagonista delle Settimane Internazionali della Performance svoltesi nella nostra città dal 1977 al 1982. Quest’anno l’omaggio sarà rivolto alla coppia Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian (entrambi nati nel 1942), già presenti nella prima di quelle Settimane con audaci esperimenti incentrati su un organo trascurato come l’olfatto. Una recente e felice operazione del MAMbo ha ridato in facsimile il catalogo di quella Settimana, in cui quindi si può trovare una documentazione di quelle loro prove precoci. Con queste e altre successive operazioni i due si sono dati il compito di ridare tangibilità, spessore, esistenza perfino materica, se non proprio olfattiva, a vecchie pellicole, non certo “restaurandole”, ma anzi accrescendone il senso di invecchiamento, con viraggi cromatici, sgranature e altri effetti. Questa loro produzione ha ottenuto un successo internazionale incredibile, con mostre al Pompidou di Parigi, al MoMA di New York, alla nostra Biennale di Venezia dove sono stati anche insigniti di un Leon d’oro. L’ultimo successo è la retrospettiva concessa loro dalla Documenta di Kassel del 2017. Accanto a questa attività cinematografica, la coppia ne svolge un’altra, tale da confermare la loro aderenza ai valori sensibili. Si tratta infatti di appunti visivi, tracce di viaggi, perlustrazioni, riflessioni, il tutto registrato con tracciati freschi, veloci, felicemente stenografici. Al solito, la serata consisterà in un dialogo tra i due artisti e il conduttore Barilli, su una selezione di immagini delle loro opere scorrenti in proiezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.