Il saggio prende in esame le immagini della conversione nella Corona d'Aragona a ridosso della emanazione dell'Editto di Espulsione degli ebrei da tutti i territori e in prossimità della entrata ufficiale dei Re Cattolici nel palazzo fortezza dell'Alhambra (1492). Il saggio si occupa inoltre di ricercare all'interno dei sermoni di predicatori itineranti attivi in area spagnola, come Sant Vicent Ferrer, gli strumenti della politica anti-giudaica e anti-musulmana e le analogie tra testi e immagini, in particolare per ciò che concerne l'uso strategico della dicotomia di emozioni: paura e meraviglia, colpa/vergogna e letizia/meraviglia. Il saggio si concentra sulla raffigurazione dell'altro inteso come ebreo, musulmano, e nativo americano e sulla sua trasformazione all'interno delle politiche di conversione intraprese dai Re Cattolici, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, e poi amplificate da Carlo V e Filippo II. Il saggio si focalizza dunque sulla rappresentazione del momento della conversione e del battesimo, sia nell'ambito dei manoscritti (Cantigas de Santa Maria di Alfonso X el Sabio), sia degli altari dipinti (Retablo di Blesa, Saragozza), fino alla produzione pittorica (XVII-XVIII sec.) delle colonie americane (Messico, Bolivia, Perù). Il saggio riflette infine sulla raffigurazione delle nuove identità religiose, create a partire dalla Reconquista e fino alle spinte di evangelizzazione al di là dell'Atlantico: judeoconversos, moriscos, mestizos, criollos.
Maria Vittoria Spissu (2019). «Notable espanto y maravilla». La missione dell’acqua: convertire con le emozioni, dall’altare alla mappa, dall’Aragona alle Americhe. Bologna : Minerva Edizioni.
«Notable espanto y maravilla». La missione dell’acqua: convertire con le emozioni, dall’altare alla mappa, dall’Aragona alle Americhe
Maria Vittoria Spissu
2019
Abstract
Il saggio prende in esame le immagini della conversione nella Corona d'Aragona a ridosso della emanazione dell'Editto di Espulsione degli ebrei da tutti i territori e in prossimità della entrata ufficiale dei Re Cattolici nel palazzo fortezza dell'Alhambra (1492). Il saggio si occupa inoltre di ricercare all'interno dei sermoni di predicatori itineranti attivi in area spagnola, come Sant Vicent Ferrer, gli strumenti della politica anti-giudaica e anti-musulmana e le analogie tra testi e immagini, in particolare per ciò che concerne l'uso strategico della dicotomia di emozioni: paura e meraviglia, colpa/vergogna e letizia/meraviglia. Il saggio si concentra sulla raffigurazione dell'altro inteso come ebreo, musulmano, e nativo americano e sulla sua trasformazione all'interno delle politiche di conversione intraprese dai Re Cattolici, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, e poi amplificate da Carlo V e Filippo II. Il saggio si focalizza dunque sulla rappresentazione del momento della conversione e del battesimo, sia nell'ambito dei manoscritti (Cantigas de Santa Maria di Alfonso X el Sabio), sia degli altari dipinti (Retablo di Blesa, Saragozza), fino alla produzione pittorica (XVII-XVIII sec.) delle colonie americane (Messico, Bolivia, Perù). Il saggio riflette infine sulla raffigurazione delle nuove identità religiose, create a partire dalla Reconquista e fino alle spinte di evangelizzazione al di là dell'Atlantico: judeoconversos, moriscos, mestizos, criollos.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.