Questo capitolo parte da un compito a cui devono assolvere i servizi socio- assistenziali, apparentemente “banale” ma in realtà “rivoluzionario”: la tutela della vita e della salute delle persone. Lo dice chiaramente l’Oms ad Alma Ata già nel 1978, parlando di salute come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale. Lo dice altrettanto chiaramente e ancora prima la nostra Costituzione, per cui la salute è un diritto sancito dall’art. 32. Eppure la garanzia di questo diritto fatica ancora molto a farsi posto tra bisogni sempre più complessi e risorse pubbliche sempre in calo. Quello che si enuncia in poche parole come “tutelare la vita e la salute degli utenti”, quindi, implica forse la più grande assunzione di responsabilità che un operatore deve portare avanti. Il capitolo ricostruisce dunque l’esperienza di Arca, che rappresenta un prezioso contributo anche in tal senso: essa prova infatti a legare strategie ed azioni preventive con ricerca di follow-up, intessendo relazioni con reti territoriali sia informali (familiari, amici, persone vicine all’utente) che formali (enti locali, organizzazioni, scuole, associazioni).
Elena Zappitelli, Giovanni Pieretti (2019). Comunità sociale e comunità terapeutica: alla ricerca dei segni di Arca. Milano : FrancoAngeli.
Comunità sociale e comunità terapeutica: alla ricerca dei segni di Arca
Giovanni Pieretti
2019
Abstract
Questo capitolo parte da un compito a cui devono assolvere i servizi socio- assistenziali, apparentemente “banale” ma in realtà “rivoluzionario”: la tutela della vita e della salute delle persone. Lo dice chiaramente l’Oms ad Alma Ata già nel 1978, parlando di salute come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale. Lo dice altrettanto chiaramente e ancora prima la nostra Costituzione, per cui la salute è un diritto sancito dall’art. 32. Eppure la garanzia di questo diritto fatica ancora molto a farsi posto tra bisogni sempre più complessi e risorse pubbliche sempre in calo. Quello che si enuncia in poche parole come “tutelare la vita e la salute degli utenti”, quindi, implica forse la più grande assunzione di responsabilità che un operatore deve portare avanti. Il capitolo ricostruisce dunque l’esperienza di Arca, che rappresenta un prezioso contributo anche in tal senso: essa prova infatti a legare strategie ed azioni preventive con ricerca di follow-up, intessendo relazioni con reti territoriali sia informali (familiari, amici, persone vicine all’utente) che formali (enti locali, organizzazioni, scuole, associazioni).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.