Il contributo si colloca nell’ambito di riflessioni tese ad intende identificare alcuni aspetti chiave del modo in cui va modificandosi il rapporto tra città e lavoro e le trasformazioni del lavoro sociale, al centro del saggio, rappresentano un’utile angolatura per cercare di comprenderle. Il terreno di analisi consiste nelle connessioni tra processi di riconfigurazione della scala locale delle politiche di welfare e la metamorfosi delle condizioni del lavoro sociale. La qualità della vita urbana, in tal senso, è la posta in gioco e il welfare locale ne rappresenta un architrave, sia in quanto terreno su cui la città è chiamata a cercare risposte adeguate alla continua evoluzione dei problemi di integrazione tra le dimensioni dell’economia, della politica, della società e via proseguendo; sia in quanto componente rilevante di quel settore dell’occupazione, il terziario, che svolge un ruolo trainante per il lavoro e lo sviluppo locale che prende forma nelle città. Questa angolazione diventa dunque preziosa per cogliere le potenzialità che il ‘sociale’ può esprimere, per interpretare in modo più giusto alcune delle trasformazioni in corso, ma anche per riconoscere le ambivalenze e i rischi che il welfare, nelle sue rinnovate accezioni, possa in realtà contribuire a quelle operazioni di estrazione di valore che le catene globali promuovono.
Barbara Giullari, Davide Caselli (2018). Welfare e città. Bologna : il Mulino.
Welfare e città
Barbara Giullari;
2018
Abstract
Il contributo si colloca nell’ambito di riflessioni tese ad intende identificare alcuni aspetti chiave del modo in cui va modificandosi il rapporto tra città e lavoro e le trasformazioni del lavoro sociale, al centro del saggio, rappresentano un’utile angolatura per cercare di comprenderle. Il terreno di analisi consiste nelle connessioni tra processi di riconfigurazione della scala locale delle politiche di welfare e la metamorfosi delle condizioni del lavoro sociale. La qualità della vita urbana, in tal senso, è la posta in gioco e il welfare locale ne rappresenta un architrave, sia in quanto terreno su cui la città è chiamata a cercare risposte adeguate alla continua evoluzione dei problemi di integrazione tra le dimensioni dell’economia, della politica, della società e via proseguendo; sia in quanto componente rilevante di quel settore dell’occupazione, il terziario, che svolge un ruolo trainante per il lavoro e lo sviluppo locale che prende forma nelle città. Questa angolazione diventa dunque preziosa per cogliere le potenzialità che il ‘sociale’ può esprimere, per interpretare in modo più giusto alcune delle trasformazioni in corso, ma anche per riconoscere le ambivalenze e i rischi che il welfare, nelle sue rinnovate accezioni, possa in realtà contribuire a quelle operazioni di estrazione di valore che le catene globali promuovono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.