Nel territorio di Cento, come in altre parti della pianura bolognese, l'istituto della Partecipanza, che prevedeva il godimento collettivo della terra e la periodica assegnazione a sorte ai membri delle famiglie che originariamente avevano partecipato alla bonifica, ha influito in età moderna sulle strutture e sulle stesse relazioni della famiglia contadina. Mentre infatti in aree limitrofe non comprese dalla Partecipanza era predominante il contratto di mezzadria e la classica famiglia-azienda, complessa in senso orizzontale e verticale, che formava un'unica grande unità di coresidenza, nelle aree di Partecipanza non solo prevaleva la famiglia nucleare ma si praticava l'allontanamento dei figli e il loro insediamento presso altri nuclei familiari. Alla radice di quella che sembra una scarsa coesione dei legami famigliari ci sono le modalità di accesso al godimento dei beni collettivi, assegnati in capita e non in stirpes: conveniva quindi ai maschi separarsi per poter moltiplicare l'assegnazione delle quote. Sul piano dei legami affettivi supplivano le donne e tutta la parentela per via femminile: in quanto escluse dal diritto di partecipare, zie e sorelle potevano coabitare con i loro congiunti senza mettere a rischio i loro diritti.
C. Casanova (2008). Famiglia e comunità a Cento in età moderna. CENTO : Biblioteca capitolare di S. Biagio.
Famiglia e comunità a Cento in età moderna
CASANOVA, CESARINA
2008
Abstract
Nel territorio di Cento, come in altre parti della pianura bolognese, l'istituto della Partecipanza, che prevedeva il godimento collettivo della terra e la periodica assegnazione a sorte ai membri delle famiglie che originariamente avevano partecipato alla bonifica, ha influito in età moderna sulle strutture e sulle stesse relazioni della famiglia contadina. Mentre infatti in aree limitrofe non comprese dalla Partecipanza era predominante il contratto di mezzadria e la classica famiglia-azienda, complessa in senso orizzontale e verticale, che formava un'unica grande unità di coresidenza, nelle aree di Partecipanza non solo prevaleva la famiglia nucleare ma si praticava l'allontanamento dei figli e il loro insediamento presso altri nuclei familiari. Alla radice di quella che sembra una scarsa coesione dei legami famigliari ci sono le modalità di accesso al godimento dei beni collettivi, assegnati in capita e non in stirpes: conveniva quindi ai maschi separarsi per poter moltiplicare l'assegnazione delle quote. Sul piano dei legami affettivi supplivano le donne e tutta la parentela per via femminile: in quanto escluse dal diritto di partecipare, zie e sorelle potevano coabitare con i loro congiunti senza mettere a rischio i loro diritti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.