In un secolo in cui essere cantante significava avere libero accesso ai migliori salotti e poter valicare confini con patenti firmate da protettori titolati, gli esponenti della professione erano i soggetti ideali per potersi fare carico di attività pseudo-diplomatiche tra le più delicate. Di questo tipo di servigi trasse beneficio Johann Wilhelm Elettore Palatino (1658–1716): durante la Guerra di Successione Spagnola (1701–1712), almeno Pierfrancesco Tosi (1754–1732) e Valeriano Pellegrini (1666–1746) furono suoi corrispondenti attraverso un’Europa in fiamme; e se talvolta la loro presenza in un luogo fu riconosciuta come di “Inviati dell’Elettore”, in altri casi le loro azioni si concretizzarono in sottili trame segrete. Documenti inediti reperiti a Monaco di Baviera, Genova e Bologna permettono di ricostruire le loro operazioni di infiltrati. L’intervento andrà ad illustrare i rapporti tra l’Elettore Palatino e i suoi musici, che toccavano ambiti tra i più vari; andavano infatti dalla compra-vendita di opere d’arte, dal fornire informazioni su quanto accadeva nelle città in cui soggiornavano, dal mantenimento di vie di comunicazione sicure da e per la Spagna, fino addirittura a alcune manovre diplomatiche che ebbero risonanza internazionale (come la sottrazione all’Imperatore del Feudo di Finale Ligure da parte di Genova).

In the service of the Elector Palatine Johann Wilhelm (1690-1716): castrati as secret agents and a controversial case of diplomatic immunity

Valentina Anzani
2018

Abstract

In un secolo in cui essere cantante significava avere libero accesso ai migliori salotti e poter valicare confini con patenti firmate da protettori titolati, gli esponenti della professione erano i soggetti ideali per potersi fare carico di attività pseudo-diplomatiche tra le più delicate. Di questo tipo di servigi trasse beneficio Johann Wilhelm Elettore Palatino (1658–1716): durante la Guerra di Successione Spagnola (1701–1712), almeno Pierfrancesco Tosi (1754–1732) e Valeriano Pellegrini (1666–1746) furono suoi corrispondenti attraverso un’Europa in fiamme; e se talvolta la loro presenza in un luogo fu riconosciuta come di “Inviati dell’Elettore”, in altri casi le loro azioni si concretizzarono in sottili trame segrete. Documenti inediti reperiti a Monaco di Baviera, Genova e Bologna permettono di ricostruire le loro operazioni di infiltrati. L’intervento andrà ad illustrare i rapporti tra l’Elettore Palatino e i suoi musici, che toccavano ambiti tra i più vari; andavano infatti dalla compra-vendita di opere d’arte, dal fornire informazioni su quanto accadeva nelle città in cui soggiornavano, dal mantenimento di vie di comunicazione sicure da e per la Spagna, fino addirittura a alcune manovre diplomatiche che ebbero risonanza internazionale (come la sottrazione all’Imperatore del Feudo di Finale Ligure da parte di Genova).
2018
Music and Power in the Baroque Era
367
380
Valentina Anzani
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