Il volume è il terzo di una collana che utilizza le foto degli album di famiglia come documento, storico ed emozionale, in questo caso sul tema del rapporto degli italiani (e delle italiane) con i motori, a due e quattro ruote. Dopo una corposa introduzione, le circa cento foto sono state organizzate nelle cinque sezioni, ognuna delle quali corredata da una prefazione, in cui è stato suddiviso l’arco cronologico preso in considerazione: dall’inizio del secolo XX a tutti gli anni Settanta. Le foto sono inedite e provengono da privati o istituti pubblici, come biblioteche e archivi (complessivamente ventidue, di ogni parte d’Italia). Ciascuna di esse è corredata delle opportune indicazioni spazio-temporali e alcune sono accompagnate da brani di opere teatrali, letterarie, musicali, inerenti al tema dell’automobile o della moto. Nel complesso, attraverso questi documenti poco utilizzati e che hanno fissato le emozioni di gente comune, si è cercato di ricostruire una storia sociale della motorizzazione, da fenomeno prettamente elitario di inizio secolo e ancora di nicchia tra le due guerre, a evento di massa dopo il secondo conflitto mondiale, dapprima con Vespe e Lambrette poi con il boom delle utilitarie tra anni Cinquanta e Sessanta. Dalle classi aristocratiche di inizio Novecento ai giovani di buona famiglia dell’epoca fascista, ai ragazzi e ragazze che grazie agli scooter prima e alle piccole auto degli anni Sessanta scoprono un’inedita libertà, si è cercato di riprodurre per immagini il vivere quotidiano dell’Italia e il suo mutare attraverso il filo rosso della motorizzazione.
A. Malfitano (2008). Gioie e motori. BOLOGNA : Bononia University Press.
Gioie e motori
MALFITANO, ALBERTO
2008
Abstract
Il volume è il terzo di una collana che utilizza le foto degli album di famiglia come documento, storico ed emozionale, in questo caso sul tema del rapporto degli italiani (e delle italiane) con i motori, a due e quattro ruote. Dopo una corposa introduzione, le circa cento foto sono state organizzate nelle cinque sezioni, ognuna delle quali corredata da una prefazione, in cui è stato suddiviso l’arco cronologico preso in considerazione: dall’inizio del secolo XX a tutti gli anni Settanta. Le foto sono inedite e provengono da privati o istituti pubblici, come biblioteche e archivi (complessivamente ventidue, di ogni parte d’Italia). Ciascuna di esse è corredata delle opportune indicazioni spazio-temporali e alcune sono accompagnate da brani di opere teatrali, letterarie, musicali, inerenti al tema dell’automobile o della moto. Nel complesso, attraverso questi documenti poco utilizzati e che hanno fissato le emozioni di gente comune, si è cercato di ricostruire una storia sociale della motorizzazione, da fenomeno prettamente elitario di inizio secolo e ancora di nicchia tra le due guerre, a evento di massa dopo il secondo conflitto mondiale, dapprima con Vespe e Lambrette poi con il boom delle utilitarie tra anni Cinquanta e Sessanta. Dalle classi aristocratiche di inizio Novecento ai giovani di buona famiglia dell’epoca fascista, ai ragazzi e ragazze che grazie agli scooter prima e alle piccole auto degli anni Sessanta scoprono un’inedita libertà, si è cercato di riprodurre per immagini il vivere quotidiano dell’Italia e il suo mutare attraverso il filo rosso della motorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.