12 DICEMBRE 1969

Milano, Piazza Fontana, sede della Banca dell’Agricoltura. Alle 16,37 del 12 dicembre 1969 esplode un ordigno che provoca 17 morti e 88 feriti. E’ il più grave atto terroristico mai compiuto sino a questo momento nell’Italia repubblicana. Il 12 dicembre non è che l’inizio di un processo di sanguinosa destabilizzazione che si consuma con le stragi di Gioia Tauro (luglio 1970), Peteano (maggio 1972), Questura di Milano (maggio 1973), Brescia e Italicus (maggio e agosto 1974).Gli attentati del 12 dicembre non sono isolati né sul piano teorico né dal punto di vista pratico. Dal 15 aprile al 12 dicembre 1969 si contano 25 attentati di matrice ordinovista. Al centro di questo lavoro c’è il 12 dicembre 1969 e i giorni successivi. In questo taglio cronologico appaiono vittime, testimoni, inquirenti, imputati. Allo stesso modo, l’analisi sui documenti giudiziari è stata svolta nell’ottica di ricondurre la vicenda attorno a questi giorni. Un’operazione sulle serie processuali che iniziano nel 1972 e finiscono nel 2005. A complicare il percorso interviene la natura delle indagini, falsate nella prima fase e ostacolate nella seconda. Il 12 dicembre 1969 è un anche giorno al centro del mondo, momento di fibrillazione atlantista occidentale che non manca di muoversi su una trama temporale più lunga