Il volume ricostruisce la semantica del potere nell'opera di Karl Marx. Grazie alla distinzione tra potere e dominio che è già centrale nel Manifesto, Marx individua una specifica tensione tra il potere politico e quello sociale che mostra la sostanziale insufficienza del primo. Ciò coinvolge ovviamente il suo giudizio marxiano sullo Stato, sulla sua funzione storica e sulla sua possibilità concreta di modificare realmente il rapporto di capitale. Più che la conquista dello Stato, Marx indica la necessità della gestione del potere politico per distruggere il dominio sociale. Quest’ultimo si manifesta già nella sfera della circolazione che è dunque tutt'altro che un universo di libere relazioni contrattuali, ma è organizzata attorno alla potenza sociale del denaro, della tradizione e dell’ideologia. Nella sfera della produzione il capitale possa presentarsi nella sua forma dispotica, ovvero come un dominio incontrollabile dagli individui. Un dominio che non è esercitato solo sui singoli, ma anche e soprattutto sulla cooperazione che li connette. Un dominio al quale tutti sono sottoposti anche se esso è a vantaggio solo di alcuni.
Maurizio Ricciardi (2019). Il potere temporaneo. Karl Marx e la politica come critica della società. Milano : Meltemi.
Il potere temporaneo. Karl Marx e la politica come critica della società
Maurizio Ricciardi
2019
Abstract
Il volume ricostruisce la semantica del potere nell'opera di Karl Marx. Grazie alla distinzione tra potere e dominio che è già centrale nel Manifesto, Marx individua una specifica tensione tra il potere politico e quello sociale che mostra la sostanziale insufficienza del primo. Ciò coinvolge ovviamente il suo giudizio marxiano sullo Stato, sulla sua funzione storica e sulla sua possibilità concreta di modificare realmente il rapporto di capitale. Più che la conquista dello Stato, Marx indica la necessità della gestione del potere politico per distruggere il dominio sociale. Quest’ultimo si manifesta già nella sfera della circolazione che è dunque tutt'altro che un universo di libere relazioni contrattuali, ma è organizzata attorno alla potenza sociale del denaro, della tradizione e dell’ideologia. Nella sfera della produzione il capitale possa presentarsi nella sua forma dispotica, ovvero come un dominio incontrollabile dagli individui. Un dominio che non è esercitato solo sui singoli, ma anche e soprattutto sulla cooperazione che li connette. Un dominio al quale tutti sono sottoposti anche se esso è a vantaggio solo di alcuni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.