Il saggio illustra il quadro teorico di riferimento, gli obiettivi e il disegno metodologico di una ricerca nazionale volta a studiare l’impatto sociale e il potenziale innovativo delle pratiche di contrasto allo spreco alimentare sullo sfondo della crisi economica e sociale che ha attraversato l’Italia negli ultimi dieci anni, in un’ottica redistributiva a favore di un benessere non solo individualmente inteso ma anche collettivo. Ogni anno nel mondo circa un terzo della produzione totale di cibo viene sprecato, con conseguenze economiche, ambientali e sociali devastanti. Un’enorme quantità di prodotti alimentari viene mandata in discarica mentre la fame e la povertà alimentare continuano ad affliggere il pianeta, anche nei paesi industrializzati dove si assiste all’emergere di nuove situazioni di disagio e di fragilità sociale. Superando una visione meramente economicistica, lo studio si è focalizzato sulla sostenibilità sociale delle pratiche di contrasto dello spreco alimentare, qui intesa come capacità di sviluppare relazioni di fiducia e di reciprocità, di generare capitale sociale, di promuovere la condivisione alla base della teoria dei beni comuni e dei concetti di sharing economy e di shared social responsibility. Sulla loro capacità di produrre coesione e inclusione sociale, identità e riconoscimento e di sperimentare nuove partnership tra pubblico, privato sociale, privato e cittadini, circoli virtuosi di responsabilità sociale condivisa in grado di implementare modelli di sviluppo locale sostenibili.
Paola Parmiggiani, Roberta Paltrinieri (2018). Riduzione dello spreco alimentare, sostenibilità e inclusione sociale. Milano : FrancoAngeli.
Riduzione dello spreco alimentare, sostenibilità e inclusione sociale
Paola Parmiggiani
;Roberta Paltrinieri
2018
Abstract
Il saggio illustra il quadro teorico di riferimento, gli obiettivi e il disegno metodologico di una ricerca nazionale volta a studiare l’impatto sociale e il potenziale innovativo delle pratiche di contrasto allo spreco alimentare sullo sfondo della crisi economica e sociale che ha attraversato l’Italia negli ultimi dieci anni, in un’ottica redistributiva a favore di un benessere non solo individualmente inteso ma anche collettivo. Ogni anno nel mondo circa un terzo della produzione totale di cibo viene sprecato, con conseguenze economiche, ambientali e sociali devastanti. Un’enorme quantità di prodotti alimentari viene mandata in discarica mentre la fame e la povertà alimentare continuano ad affliggere il pianeta, anche nei paesi industrializzati dove si assiste all’emergere di nuove situazioni di disagio e di fragilità sociale. Superando una visione meramente economicistica, lo studio si è focalizzato sulla sostenibilità sociale delle pratiche di contrasto dello spreco alimentare, qui intesa come capacità di sviluppare relazioni di fiducia e di reciprocità, di generare capitale sociale, di promuovere la condivisione alla base della teoria dei beni comuni e dei concetti di sharing economy e di shared social responsibility. Sulla loro capacità di produrre coesione e inclusione sociale, identità e riconoscimento e di sperimentare nuove partnership tra pubblico, privato sociale, privato e cittadini, circoli virtuosi di responsabilità sociale condivisa in grado di implementare modelli di sviluppo locale sostenibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.