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L’obiettivo di questa raccolta è quello di costruire un percorso tematico – chiaramente non l’unico possibile – che tocchi alcuni dei punti chiave della discussione di metodo della ricerca antropologica sul campo, per offrire, a chi fosse interessato all’antropologia europea, qualche spunto teorico su cui riflettere e, allo stesso tempo, un quadro storico, seppur parziale, della scuola francese, scuola che forse più di altre ha fatto la storia dell’antropologia europea.
La messa in discussione dell’osservazione partecipante, letta come processo conoscitivo incentrato sulla figura dell’antropologo, ha aperto la strada, a partire da C. Geertz, a riflessioni sul significato stesso dell’esperienza etnografica. Oggi si concorda nel riconoscere il campo come una situazione complessa, sovradeterminata e in movimento: numerosi sono i fattori che influenzano e, a volte determinano il lavoro dello studioso, in continuo dialogo con i soggetti che intende studiare.
F. Sbardella, M. Boutin (2007). Antropologia dell’Europa. I testi della riflessione francese. BOLOGNA : Pàtron.
Antropologia dell’Europa. I testi della riflessione francese
L’obiettivo di questa raccolta è quello di costruire un percorso tematico – chiaramente non l’unico possibile – che tocchi alcuni dei punti chiave della discussione di metodo della ricerca antropologica sul campo, per offrire, a chi fosse interessato all’antropologia europea, qualche spunto teorico su cui riflettere e, allo stesso tempo, un quadro storico, seppur parziale, della scuola francese, scuola che forse più di altre ha fatto la storia dell’antropologia europea.
La messa in discussione dell’osservazione partecipante, letta come processo conoscitivo incentrato sulla figura dell’antropologo, ha aperto la strada, a partire da C. Geertz, a riflessioni sul significato stesso dell’esperienza etnografica. Oggi si concorda nel riconoscere il campo come una situazione complessa, sovradeterminata e in movimento: numerosi sono i fattori che influenzano e, a volte determinano il lavoro dello studioso, in continuo dialogo con i soggetti che intende studiare.
Il testo contiene le traduzioni dei seguenti saggi: Leiris M., «Le sacré dans la vie quotidienne», Nouvelle Revue Française, 26 (298), 1938, pp. 26-38. Questo testo è stato l’intervento di Leiris per la seduta del Collège de Sociologie dell’8 gennaio 1938, anche se non è certo che il testo pronunciato corrisponda in tutto a questa redazione.Successivamente l’articolo è stato presentato di nuovo nella rivista Change, 7, 1970, pp. 63-72 e in D. Collier (éd.), Le Collège de Sociologie (1937-1939), Paris, Gallimard, 1979, pp. 60-74 [per la traduzione ci si è riferiti a quest’ultima versione].L’articolo è stato tradotto in italiano anche da Guido Neri, «Il sacro nella vita quotidiana», il Verri, 18, 1980, pp. 34-44.Jamin J., «Quand le sacré devint gauche», L’ire des vents, 3 (4), 1981, pp. 98-118.L’articolo è stato tradotto in italiano anche da Guido Neri, «Quando il sacro divenne sinistro», il Verri, 18, 1980, pp. 57-77.Favret-Saada J., «Être affecté», Gradhiva, 8, 1990, pp. 3-9.Mary A., 1994, “Le blanc vu d’ailleurs ou l’autre des autres”, in L. Chevalier et M. Colin, Barbares et sauvages. Images et reflets dans la conscience occidentale, Caen, Presses Universitaires de Caen, pp. 13-24.Verdier Y., 1987, «Prestige de l’ethnographie», in M. Abensour, L’Esprit des Lois Sauvages. Pierre Claustres ou une nouvelle anthropologie politique, Paris, Seuil, pp. 19-40.Successivamente l’articolo è stato pubblicato di nuovo in Y. Verdier (éd.), 1995, Coutume et destin. Thomas Hardy et autres essais, Paris, Gallimard, pp. 235-259 [per la traduzione ci si è riferiti a quest’ultima versione].Pétonnet C., «L’observation flottante. L’exemple d’un cimetière parisien», L’Homme, 22 (4), 1982, pp. 37-47.Fabre D., «Le rite et ses raisons», Terrain, 8, 1987, pp. 3-7.Augé M., Fabre D., «D’un rite à l’autre. Entretien entre Marc Augé et Daniel Fabre», Terrain, 8, 1987, pp. 71-76.
F. Sbardella, M. Boutin (2007). Antropologia dell’Europa. I testi della riflessione francese. BOLOGNA : Pàtron.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/66976
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Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
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