Il saggio analizza le critiche avanzate, nel Secondo dopoguerra, dai paesi del Terzo Mondo ai principi del diritto internazionale. Gli orientamenti critici miravano a rifondare il diritto internazionale sulla base di principi che derivassero anche da tradizioni proprie dell'Asia, dell'Africa, dell'America Latina. Il saggio assume una prospettiva anticoloniale nella ricostruzione della storia del diritto internazionale. L'analisi si sofferma in particolare sulla risoluzione 1803 dell'Assemblea Generale "sulla sovranità permanente sopra le risorse naturali", per mettere in luce le diverse concezioni della sovranità dei paesi occidentali e dei paesi in via di sviluppo. Il saggio indaga inoltre la resistenza dei movimenti sociali del Terzo Mondo alle concezioni della good governance, del rule of law e della democrazia concepiti come espressioni di un'ideologia funzionale all'affermazione degli interessi economici dei paesi "sviluppati". Emerge così la continuità tra l'ideologia coloniale della "civilizzazione" e l'ideologia neocoloniale della democrazia e dei diritti umani che mira a legittimare l'egemonia delle potenze economiche occidentali.
Diritto internazionale e Terzo Mondo / G. Gozzi. - STAMPA. - (2008), pp. 241-260.
Diritto internazionale e Terzo Mondo
GOZZI, GUSTAVO
2008
Abstract
Il saggio analizza le critiche avanzate, nel Secondo dopoguerra, dai paesi del Terzo Mondo ai principi del diritto internazionale. Gli orientamenti critici miravano a rifondare il diritto internazionale sulla base di principi che derivassero anche da tradizioni proprie dell'Asia, dell'Africa, dell'America Latina. Il saggio assume una prospettiva anticoloniale nella ricostruzione della storia del diritto internazionale. L'analisi si sofferma in particolare sulla risoluzione 1803 dell'Assemblea Generale "sulla sovranità permanente sopra le risorse naturali", per mettere in luce le diverse concezioni della sovranità dei paesi occidentali e dei paesi in via di sviluppo. Il saggio indaga inoltre la resistenza dei movimenti sociali del Terzo Mondo alle concezioni della good governance, del rule of law e della democrazia concepiti come espressioni di un'ideologia funzionale all'affermazione degli interessi economici dei paesi "sviluppati". Emerge così la continuità tra l'ideologia coloniale della "civilizzazione" e l'ideologia neocoloniale della democrazia e dei diritti umani che mira a legittimare l'egemonia delle potenze economiche occidentali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.