Nel complesso edificio letterario del "Decameron" i profumi, colori e sapori hanno uno spazio particolare, controcanto al puzzo dei corpi afflitti dalla mortifera pestilenza, un mondo degradato e trascinato nel disordine, nell’oblio delle regole del vivere sociale, dei legami affettivi, amorosi, familiari: «l’un fratello l’altro ab-bandonava e il zio il nipote e la sorella il fratello e spesse volte la donna il suo marito, e che maggior cosa è quasi non credibile, li padri e le madri i figliuoli, quasi loro non fossero, di visitare e di servire schifavano» (I,1 § 27). Chi riesce a mantenere «una mezzana via» cerca sollievo e antidoto nel profumo di fiori, di erbe aromatiche, di spezie.
CARAFFI (2019). Spezie, erbette, salvia e basilico. La cucina del cuore nel "Decameron" di Boccaccio. Santiago de Compostela : Universidade de Santiago de Compostela.
Spezie, erbette, salvia e basilico. La cucina del cuore nel "Decameron" di Boccaccio
CARAFFI
2019
Abstract
Nel complesso edificio letterario del "Decameron" i profumi, colori e sapori hanno uno spazio particolare, controcanto al puzzo dei corpi afflitti dalla mortifera pestilenza, un mondo degradato e trascinato nel disordine, nell’oblio delle regole del vivere sociale, dei legami affettivi, amorosi, familiari: «l’un fratello l’altro ab-bandonava e il zio il nipote e la sorella il fratello e spesse volte la donna il suo marito, e che maggior cosa è quasi non credibile, li padri e le madri i figliuoli, quasi loro non fossero, di visitare e di servire schifavano» (I,1 § 27). Chi riesce a mantenere «una mezzana via» cerca sollievo e antidoto nel profumo di fiori, di erbe aromatiche, di spezie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.