Il saggio è il frutto di un lavoro in équipe degli autori (due archeologhe medievali e un filologo germanico) ove ognuno contribuisce con un proprio apporto editorialmente riconoscibile. Lo studio verte sulla collocazione dell'abbazia di Bobbio nel suo contesto territoriale, marcato allo stesso tempo da una continuità abitativa e di comunicazioni di età tardo-antica e la novità dell'insediamento nel medesimo territorio di gruppi di Longobardi e, infine, dei monaci a Bobbio. I dati archeologici, storici paleografici ed epigrafici testimoniano come la comunità monastica bobbiese si inserisca nel contesto sotto una matrice di tipo longobardo ma non con una valenza di avamposto di controllo su aree di confine ma, piuttosto, come strumento di sviluppo e ripresa economica. Per quanto riguarda, nello specifico, gli aspetti filologico-testuali, Zironi ha dimostrato come gli usi grafici utilizzati nei laterizi (alcuni di essi ancora inediti) si inseriscano negli usi delle scritture impiegati nel monastero di Bobbio fra VII e VIII secolo, segnalando perciò una interrelazione fra lo scriptorium e le maestranze artigianali. Infine, l'analisi antroponimica su materiale inedito ha restituito un antroponimo femminile probabilmente longobardo non ancora registrato che permette interessanti riflessioni sulla datazione e diffusione della mutazione consonantica alto-tedesca antica.
Titolo: | Bobbio e il suo contesto | |
Autore/i: | Alessandro Zironi; Roberta Conversi; Eleonora Destefanis | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2018 | |
Serie: | ||
Titolo del libro: | Colomban et son influence. Moines et monastères du haut moyen âge en Europe | |
Pagina iniziale: | 165 | |
Pagina finale: | 183 | |
Abstract: | Il saggio è il frutto di un lavoro in équipe degli autori (due archeologhe medievali e un filologo germanico) ove ognuno contribuisce con un proprio apporto editorialmente riconoscibile. Lo studio verte sulla collocazione dell'abbazia di Bobbio nel suo contesto territoriale, marcato allo stesso tempo da una continuità abitativa e di comunicazioni di età tardo-antica e la novità dell'insediamento nel medesimo territorio di gruppi di Longobardi e, infine, dei monaci a Bobbio. I dati archeologici, storici paleografici ed epigrafici testimoniano come la comunità monastica bobbiese si inserisca nel contesto sotto una matrice di tipo longobardo ma non con una valenza di avamposto di controllo su aree di confine ma, piuttosto, come strumento di sviluppo e ripresa economica. Per quanto riguarda, nello specifico, gli aspetti filologico-testuali, Zironi ha dimostrato come gli usi grafici utilizzati nei laterizi (alcuni di essi ancora inediti) si inseriscano negli usi delle scritture impiegati nel monastero di Bobbio fra VII e VIII secolo, segnalando perciò una interrelazione fra lo scriptorium e le maestranze artigianali. Infine, l'analisi antroponimica su materiale inedito ha restituito un antroponimo femminile probabilmente longobardo non ancora registrato che permette interessanti riflessioni sulla datazione e diffusione della mutazione consonantica alto-tedesca antica. | |
Data stato definitivo: | 16-feb-2019 | |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |