7.1.1 Ear & Nose Digital Library Ciocca L, Fantini M, De Crescenzio F. Nel caso in cui non si disponga di modelli preoperatori prima di iniziare la costruzione di una epitesi auricolare o nasale, è necessario avere modelli virtuali di riferimento che possano essere correttamente adattati sulla superficie del difetto. A tale scopo da un imnsieme di modelli reali in gesso presi da pazienti sani, si è proceduto alla costruzione di una biblioteca virtuale di modelli nasali ed auricolari che possano essere utilizzati anche nei casi congeniti di agenesia auris bilaterale, come accade ad es. come nella sindrome di Treacher Collins. La realizzazione dei modelli digitali è avvenuta attraverso la scansione laser 3D dei modelli in gesso. Le differenti prese necessarie per la completa aqcuisizione di ogni calco sono state quindi registrate e fuse in un unico modello tridimensionale. Vengono descritti nel dettaglio due casi di studio. 7.2 Progettazione di scaffold per la rigenerazione ossea: impostazione del modello di studio animale Uno dei problemi più cogenti della Protesi Maxillo-Facciale è la morfologia ossea e mucogengivale residua dell’anatomia dei mascellari dopo l’intervento chirurgico maxillo-facciale. Molte variabili influiscono nel risultato post-operatorio a livello morfologico, fra cui principalmente la mancanza di una corretta progettazione protesica preventiva dell’intervento di exeresi maxillo-facciale. Infatti spesso il chirurgo si trova a dover affrontare il caso clinico da un punto di vista demolitivo e ricostruttivo, senza una base di progettazione protesica finale di come il caso dovrà successivamente essere riabilitato che serva da riferimento durante l’intervento. Tale problematica è alla base di un ampio protocollo di ricerca che gli autori conducono sulla possibilità di progettare scaffold in grado di ripristinare il corretto volume e di ospitare al loro interno cellule staminali che consentano la rigenerazione tissutale ossea. Per tale obiettivo attualmente si sta lavorando su un modello di studio animale di cui si forniscono alcuni dettagli a titolo di esempio degli sviluppi futuri della ricerca nel campo della Protesi Maxillo-Facciale.

Leonardo, C., Massimiliano, F., Francesca, D.C. (2008). Contributi al Capitolo 7 "Prospettive di ricerca". BOLOGNA : Libreria Bonomo Editrice.

Contributi al Capitolo 7 "Prospettive di ricerca"

CIOCCA, LEONARDO;FANTINI, MASSIMILIANO;DE CRESCENZIO, FRANCESCA
2008

Abstract

7.1.1 Ear & Nose Digital Library Ciocca L, Fantini M, De Crescenzio F. Nel caso in cui non si disponga di modelli preoperatori prima di iniziare la costruzione di una epitesi auricolare o nasale, è necessario avere modelli virtuali di riferimento che possano essere correttamente adattati sulla superficie del difetto. A tale scopo da un imnsieme di modelli reali in gesso presi da pazienti sani, si è proceduto alla costruzione di una biblioteca virtuale di modelli nasali ed auricolari che possano essere utilizzati anche nei casi congeniti di agenesia auris bilaterale, come accade ad es. come nella sindrome di Treacher Collins. La realizzazione dei modelli digitali è avvenuta attraverso la scansione laser 3D dei modelli in gesso. Le differenti prese necessarie per la completa aqcuisizione di ogni calco sono state quindi registrate e fuse in un unico modello tridimensionale. Vengono descritti nel dettaglio due casi di studio. 7.2 Progettazione di scaffold per la rigenerazione ossea: impostazione del modello di studio animale Uno dei problemi più cogenti della Protesi Maxillo-Facciale è la morfologia ossea e mucogengivale residua dell’anatomia dei mascellari dopo l’intervento chirurgico maxillo-facciale. Molte variabili influiscono nel risultato post-operatorio a livello morfologico, fra cui principalmente la mancanza di una corretta progettazione protesica preventiva dell’intervento di exeresi maxillo-facciale. Infatti spesso il chirurgo si trova a dover affrontare il caso clinico da un punto di vista demolitivo e ricostruttivo, senza una base di progettazione protesica finale di come il caso dovrà successivamente essere riabilitato che serva da riferimento durante l’intervento. Tale problematica è alla base di un ampio protocollo di ricerca che gli autori conducono sulla possibilità di progettare scaffold in grado di ripristinare il corretto volume e di ospitare al loro interno cellule staminali che consentano la rigenerazione tissutale ossea. Per tale obiettivo attualmente si sta lavorando su un modello di studio animale di cui si forniscono alcuni dettagli a titolo di esempio degli sviluppi futuri della ricerca nel campo della Protesi Maxillo-Facciale.
2008
Riabilitazione protesica maxillo-facciale
205
209
Leonardo, C., Massimiliano, F., Francesca, D.C. (2008). Contributi al Capitolo 7 "Prospettive di ricerca". BOLOGNA : Libreria Bonomo Editrice.
Leonardo, Ciocca; Massimiliano, Fantini; Francesca, De Crescenzio
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