Gli organi di senso ci mettono in contatto con l’ambiente attraverso la rilevazione di informazioni che vengono convertite in segnali neurali e inviate ai sistemi percettivi che hanno il compito di elaborarle e organizzarle in rappresentazioni. Il nostro sistema percettivo deve risolvere alcuni problemi che possiamo considerare anche come le funzioni della percezione. Un primo problema riguarda la selezione dell’informazione rilevante. Noi siamo spesso bombardati da informazioni e avendo risorse limitate abbiamo la necessità di selezionare e dare la priorità ad alcune informazioni rilevanti riducendo l’impatto di altre meno salienti. L’allocazione delle risorse attentive dipende da due fattori: la rilevanza dello stimolo per il compito che stiamo eseguendo, e la salienza sensoriale. L’attenzione non è solo coinvolta nella selezione delle informazioni ma anche nella combinazione di caratteristiche. La combinazione di caratteristiche serve per determinare quali dettagli facciano parte del medesimo oggetto e quali di oggetti diversi o dello sfondo, ed è quindi fondamentale per la comprensione dei processi percettivi. Un secondo problema riguarda il riconoscimento degli oggetti o del cambiamento che abbiamo rilevato: il sistema deve rispondere alla domanda “Di che cosa si tratta?” (un animale pericoloso? Una possibile preda?). Un terzo problema che deve risolvere il nostro sistema percettivo è quello relativo alla localizzazione degli oggetti. Quando avviene un cambiamento, il sistema deve rispondere alla domanda: “Dove si è verificato il cambiamento e dove si trova l’oggetto?” (a sinistra o a destra? A pochi metri? Dove?). Infine, il sistema percettivo affronta un quarto problema quando deve mantenere stabili alcune caratteristiche degli oggetti (percetti), come ad esempio la dimensione o la forma, anche quando si modifica la distanza o la prospettiva da cui li osserviamo (quindi di conseguenza la stimolazione prossimale). I processi percettivi sono strettamente legati all’attività esploratoria e all’azione; infatti ci consentono di creare rappresentazioni del mondo utili per pianificare ed eseguire azioni legate a specifici obiettivi, ma anche fornendo reazioni o risposte rapide alle richieste ambientali. Alcuni eventi o stimoli potenzialmente rilevanti e pericolosi possono facilitare i processi di riconoscimento e innescare rapidamente decisioni visive e comportamenti di evitamento (ruolo delle emozioni nella percezione). In questo capitolo affronteremo queste tematiche, focalizzandoci sulla percezione visiva, per poi prendere in esame il ruolo dei processi di apprendimento percettivo e delle emozioni.

Maurizio Codispoti, Andrea De Cesarei (2018). La percezione. Roma : Carocci.

La percezione

Maurizio Codispoti;Andrea De Cesarei
2018

Abstract

Gli organi di senso ci mettono in contatto con l’ambiente attraverso la rilevazione di informazioni che vengono convertite in segnali neurali e inviate ai sistemi percettivi che hanno il compito di elaborarle e organizzarle in rappresentazioni. Il nostro sistema percettivo deve risolvere alcuni problemi che possiamo considerare anche come le funzioni della percezione. Un primo problema riguarda la selezione dell’informazione rilevante. Noi siamo spesso bombardati da informazioni e avendo risorse limitate abbiamo la necessità di selezionare e dare la priorità ad alcune informazioni rilevanti riducendo l’impatto di altre meno salienti. L’allocazione delle risorse attentive dipende da due fattori: la rilevanza dello stimolo per il compito che stiamo eseguendo, e la salienza sensoriale. L’attenzione non è solo coinvolta nella selezione delle informazioni ma anche nella combinazione di caratteristiche. La combinazione di caratteristiche serve per determinare quali dettagli facciano parte del medesimo oggetto e quali di oggetti diversi o dello sfondo, ed è quindi fondamentale per la comprensione dei processi percettivi. Un secondo problema riguarda il riconoscimento degli oggetti o del cambiamento che abbiamo rilevato: il sistema deve rispondere alla domanda “Di che cosa si tratta?” (un animale pericoloso? Una possibile preda?). Un terzo problema che deve risolvere il nostro sistema percettivo è quello relativo alla localizzazione degli oggetti. Quando avviene un cambiamento, il sistema deve rispondere alla domanda: “Dove si è verificato il cambiamento e dove si trova l’oggetto?” (a sinistra o a destra? A pochi metri? Dove?). Infine, il sistema percettivo affronta un quarto problema quando deve mantenere stabili alcune caratteristiche degli oggetti (percetti), come ad esempio la dimensione o la forma, anche quando si modifica la distanza o la prospettiva da cui li osserviamo (quindi di conseguenza la stimolazione prossimale). I processi percettivi sono strettamente legati all’attività esploratoria e all’azione; infatti ci consentono di creare rappresentazioni del mondo utili per pianificare ed eseguire azioni legate a specifici obiettivi, ma anche fornendo reazioni o risposte rapide alle richieste ambientali. Alcuni eventi o stimoli potenzialmente rilevanti e pericolosi possono facilitare i processi di riconoscimento e innescare rapidamente decisioni visive e comportamenti di evitamento (ruolo delle emozioni nella percezione). In questo capitolo affronteremo queste tematiche, focalizzandoci sulla percezione visiva, per poi prendere in esame il ruolo dei processi di apprendimento percettivo e delle emozioni.
2018
Introduzione alla Psicologia Generale
63
98
Maurizio Codispoti, Andrea De Cesarei (2018). La percezione. Roma : Carocci.
Maurizio Codispoti; Andrea De Cesarei
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/663941
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