Il capitolo si sofferma su alcune «lezioni non apprese» relativamente allo smembramento della Jugoslavia, le cui ripercussioni culturali, sociali, e politiche stanno ancora producendo i loro effetti. Dopo essere entrato nel merito delle ragioni per cui l’Occidente in particolare ha sottovalutato l’impatto del collasso violento della federazione jugoslava, l’autore si sofferma, in chiave comparata, sui processi di declino jugoslavo e della UE concentrandosi sulle ripercussioni innestate da una prolungata crisi economica (affrontata con misure restrittive e d’austerità); sulla fragilità della governance interstatale in tempi di crisi e sulle conseguenze provocate dalla mobilitazione emotiva delle popolazioni. Concludendo, l’autore evidenzia come sia la UE, sia i suoi Stati-Membri appaiano sempre più culturalmente e politicamente impreparati a fronteggiare le sfide globali che stanno investendo le loro società, ed in particolare le dinamiche di fusione ed inediti amalgama che i processi di integrazione dell’UE e di globalizzazione stanno producendo, con il rischio di mettere ancora una volta a repentaglio la pace europea, secondo schemi che non sembrano poi così lontani da quelli sperimentati in Jugoslavia fra il 1991 e il 2001.
Stefano Bianchini (2018). Lo smembramento della Jugoslavia: lezioni non apprese e ripercussioni per l’Unione Europea. Bari : Editoriale Scientifica.
Lo smembramento della Jugoslavia: lezioni non apprese e ripercussioni per l’Unione Europea
Stefano Bianchini
2018
Abstract
Il capitolo si sofferma su alcune «lezioni non apprese» relativamente allo smembramento della Jugoslavia, le cui ripercussioni culturali, sociali, e politiche stanno ancora producendo i loro effetti. Dopo essere entrato nel merito delle ragioni per cui l’Occidente in particolare ha sottovalutato l’impatto del collasso violento della federazione jugoslava, l’autore si sofferma, in chiave comparata, sui processi di declino jugoslavo e della UE concentrandosi sulle ripercussioni innestate da una prolungata crisi economica (affrontata con misure restrittive e d’austerità); sulla fragilità della governance interstatale in tempi di crisi e sulle conseguenze provocate dalla mobilitazione emotiva delle popolazioni. Concludendo, l’autore evidenzia come sia la UE, sia i suoi Stati-Membri appaiano sempre più culturalmente e politicamente impreparati a fronteggiare le sfide globali che stanno investendo le loro società, ed in particolare le dinamiche di fusione ed inediti amalgama che i processi di integrazione dell’UE e di globalizzazione stanno producendo, con il rischio di mettere ancora una volta a repentaglio la pace europea, secondo schemi che non sembrano poi così lontani da quelli sperimentati in Jugoslavia fra il 1991 e il 2001.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


