Il Teatro dell'Oppresso come tecnica di lavoro a scuola per contribuire a introdurre nella routine scolastica processi di osservazione, interpretazione e valutazione circa la qualità della comunicazione e delle relazioni. Attraverso l'esperienza della de-meccanizzazione i soggetti possono imparare ad osservare se stessi e gli altri; attraverso il decentramento e l'esercizio empatico possono attivare processi esperienziali di esplorazione di tutte le possibili dimensioni relazionali e comunicative.
A. Zanchettin (2008). Tdo e scuola. ROMA : Carocci.
Tdo e scuola
ZANCHETTIN, ALESSANDRO
2008
Abstract
Il Teatro dell'Oppresso come tecnica di lavoro a scuola per contribuire a introdurre nella routine scolastica processi di osservazione, interpretazione e valutazione circa la qualità della comunicazione e delle relazioni. Attraverso l'esperienza della de-meccanizzazione i soggetti possono imparare ad osservare se stessi e gli altri; attraverso il decentramento e l'esercizio empatico possono attivare processi esperienziali di esplorazione di tutte le possibili dimensioni relazionali e comunicative.File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.