La cataratta rappresenta la malattia oculare più diffusa nella popolazione mondiale. Secondo dati ISTAT, tale patologia colpisce il 38% della popolazione italiana sopra i 70 anni (nel dettaglio 8,5% fascia d’età 70-74 anni, 12,4% fascia d’età 75-79 anni, 17,1% oltre gli 80 anni). Secondo recenti dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la cataratta rappresenta la prima causa di cecità nel mondo (Figura 1), e poiché è infl uenzata dal tasso di crescita e di invecchiamento della popolazione, la sua prevalenza potrebbe raddoppiare già nel 2020. La Ricerca scientifica si è attivamente dedicata nelle ultime decadi alle indagini relative alla fisiopatologia e biochimica del cristallino sano, e a quali siano le modifi che responsabili dell’insorgenza della cataratta: sono pertanto stati identifi cati alcuni possibili fattori di rischio e meccanismi eziopatogenetici ma non vi è ad oggi la possibilità di prevenirla. È stato tuttavia stimato che ritardare lo sviluppo della cataratta di 10 anni condurrebbe ad una drastico dimezzamento della necessità della sua asportazione chirurgica.
Versura P, Giannaccare G, Campos EC (2015). Biochimica, patogenesi e classificazione della cataratta. Canelli (AT) : Fabiano.
Biochimica, patogenesi e classificazione della cataratta
Versura P
Writing – Review & Editing
;Giannaccare GWriting – Original Draft Preparation
;Campos ECSupervision
2015
Abstract
La cataratta rappresenta la malattia oculare più diffusa nella popolazione mondiale. Secondo dati ISTAT, tale patologia colpisce il 38% della popolazione italiana sopra i 70 anni (nel dettaglio 8,5% fascia d’età 70-74 anni, 12,4% fascia d’età 75-79 anni, 17,1% oltre gli 80 anni). Secondo recenti dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la cataratta rappresenta la prima causa di cecità nel mondo (Figura 1), e poiché è infl uenzata dal tasso di crescita e di invecchiamento della popolazione, la sua prevalenza potrebbe raddoppiare già nel 2020. La Ricerca scientifica si è attivamente dedicata nelle ultime decadi alle indagini relative alla fisiopatologia e biochimica del cristallino sano, e a quali siano le modifi che responsabili dell’insorgenza della cataratta: sono pertanto stati identifi cati alcuni possibili fattori di rischio e meccanismi eziopatogenetici ma non vi è ad oggi la possibilità di prevenirla. È stato tuttavia stimato che ritardare lo sviluppo della cataratta di 10 anni condurrebbe ad una drastico dimezzamento della necessità della sua asportazione chirurgica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


