Il Congresso intitolato Cartagine fuori da Cartagine: mobilità nordafricana nel Mediterraneo centrooccidentale fra VIII e II sec a.C., svoltosi a Ravenna dal 30 novembre al 1 dicembre 2017, con il patrocinio istituzionale e finanziario del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, ha rappresentato uno straordinario momento di confronto e un’opportunità eccezionale per aggiornare la spinosa tematica alla luce delle più recenti investigazioni. In quell’occasione, che ha visto il coinvolgimento di numerosi studiosi impegnati su questo versante della ricerca nei più importanti contesti del Mediterraneo centrale e occidentale, il tema è stato affrontato da differenti prospettive e con diversi approcci metodologici, ciascuno in grado di suscitare nuovi spunti di riflessione e stimoli per ulteriori ricerche. Ne emerge un quadro nuovo, assai più complesso e sfumato di quello affermatosi nella storiografia tradizionale, ma ancora caratterizzato da ampie zone d’ombra che – ci si augura – potranno essere illuminate dalle indagini future.
A.C. Fariselli, R. Secci (2018). Cartagine fuori da Cartagine: mobilità nordafricana nel Mediterraneo centro-occidentale fra VIII e II sec. a.C.. Lugano : Agorà & Co..
Cartagine fuori da Cartagine: mobilità nordafricana nel Mediterraneo centro-occidentale fra VIII e II sec. a.C.
A. C. Fariselli;R. Secci
2018
Abstract
Il Congresso intitolato Cartagine fuori da Cartagine: mobilità nordafricana nel Mediterraneo centrooccidentale fra VIII e II sec a.C., svoltosi a Ravenna dal 30 novembre al 1 dicembre 2017, con il patrocinio istituzionale e finanziario del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, ha rappresentato uno straordinario momento di confronto e un’opportunità eccezionale per aggiornare la spinosa tematica alla luce delle più recenti investigazioni. In quell’occasione, che ha visto il coinvolgimento di numerosi studiosi impegnati su questo versante della ricerca nei più importanti contesti del Mediterraneo centrale e occidentale, il tema è stato affrontato da differenti prospettive e con diversi approcci metodologici, ciascuno in grado di suscitare nuovi spunti di riflessione e stimoli per ulteriori ricerche. Ne emerge un quadro nuovo, assai più complesso e sfumato di quello affermatosi nella storiografia tradizionale, ma ancora caratterizzato da ampie zone d’ombra che – ci si augura – potranno essere illuminate dalle indagini future.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.